Sul territorio FdI è già forza di governo: dai sindaci ai presidenti di Regione, ecco tutti i numeri
Un esercito di 214 sindaci, 1.319 assessori comunali, 2.350 consiglieri. E, ancora, 130 consiglieri provinciali e 72 consiglieri regionali, oltre a 19 assessori e 2 governatori, Francesco Acquaroli nelle Marche e Marco Marsilio in Abruzzo. Sono i numeri degli eletti di FdI negli enti locali e al governo degli enti locali, ai quali ora vanno aggiunti anche gli esponenti di Diventerà bellissima, il movimento del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, che alla Conferenza programmatica di FdI a Milano ha «offerto» le competenze e le energie del suo movimento a Giorgia Meloni.
Sul territorio FdI è già partito di governo
«Vogliamo rispondere a questa accusa che ci viene formulata di non avere una classe dirigente adatta a governare la nazione», ha detto Meloni nel suo intervento di apertura di “Italia, energia da liberare”, la Conferenza programmatica di Milano. E una risposta arriva anche dai numeri degli eletti nelle amministrazioni, che raccontano come la classe dirigente di FdI sia composta tanto da chi il Paese, di fatto, lo sta già governando sul territorio, per esempio nelle Regioni, quanto da chi si sta preparando a farlo, magari lavorando nei banchi dell’opposizione di uno di quei piccoli comuni che fanno il tessuto della Penisola.
L’esercito dei “patrioti municipali”
Il responsabile del dipartimento Autonomie locali di FdI, Guido Castelli, i rappresentanti di questo esercito li chiama “patrioti municipali”, esponenti di quel “patriottismo comunale” che rappresenta il volto locale del patriottismo nazionale di FdI e che, insieme, ne è anche la palestra. «Per un partito come FdI, ancorato a un’idea antica di partito strutturato, gli ambiti delle istituzioni locali rappresentano il luogo in cui si può alimentare una nuova militanza», spiega Castelli, che coordina i lavori del tavolo degli eletti locali nella tre giorni di Milano. «Le campagne elettorali, i primi ruoli nelle istituzioni locali, il territorio – prosegue Castelli – sono una palestra ideale per sviluppare competenze e imparare a conoscere da vicino, profondamente i bisogni e le istanze dei cittadini».
Dai sindaci ai governatori: così cresce una classe dirigente
Un patrimonio di conoscenze ed esperienze che, sottolinea ancora Castelli, si affianca alla leadership naturale di Meloni e la integra per ciò che solo a livello locale si può fare, incarnando nel “piccolo” quella visione complessiva per il Paese che si esplica a livello nazionale. «È così che si forma la classe dirigente e si crea un consenso vero, radicato tra i cittadini», sottolinea ancora responsabile delle Autonomie locali di FdI, il cui curriculum politico è la fotografia di ciò che il partito propone. Classe ’65, avvocato, Castelli dal 1990 in poi ha percorso tutta la trafila amministrativa prima di arrivare al ruolo di assessore alla Regione Marche: consigliere comunale, ancora ai tempi del Msi, consigliere provinciale, consigliere regionale, sindaco (di Ascoli Piceno) e ora assessore regionale.