Terrore sul volo Air France New York-Parigi: sui social spunta la teoria degli hacker russi. L’audio dei piloti
Il Bureau of Investigations and Analysis (BEA) ha aperto un’inchiesta sul «grave icnidente» avvenuto sul volo Air France New York-Parigi, martedì mattina. Pochi secondi prima dell’atterraggio all’aeroporto di Roissy Charles-de-Gaulle (Val-d’Oise), i piloti di un Boeing 777-300 di Air France, hanno perso il controllo dell’aereo. Il drammatico imprevisto è avvenuto a circa 370 metri dal suolo. In un audio, che possibile ascoltare qui sotto, si possono sentire le voci provenienti l’una dall’abitacolo dell’aereo e l’altra dalla torre di controllo.
I piloti Air France: “Il Boeing ha fatto un po’ come voleva”
Prima si odono gli allarmi, poi un pilota dice «Stop! Stop!». Quindi comunica al collega a terra che lo ricontatterà. Questo, che capisce subito che qualcosa non va, contatta un altro aereo, ordinandogli di fermare la salita verso il cielo per non interferire. Poi ecco il B777: «Abbiamo interrotto la procedura di avvicinamento, ci troviamo a 4’000 piedi, li manteniamo, vi ricontattiamo». Infine aggiunge: «Abbiamo avuto un problema ai comandi, l’aereo ha fatto un po’ come voleva».
Il Boeing 777-300ER era in avvicinamento alla pista intorno alle 10 del mattino quando i piloti hanno informato il controllore del traffico aereo di aver notato un problema. L’aereo non ha risposto e ha persino iniziato a spostarsi a sinistra. Air France ha confermato in un comunicato l’episodio elogiando la professionalità dei loro piloti e ribadendo la sicurezza dei propri voli.
Sui social spunta anche la teoria degli hacker russi
Sui social, come accade sempre in questi casi, gli utenti si sono scatenati con le teorie più suggestive. Sull’account Twitter dell’Ufficio della sicurezza aerea francese sono arrivate le ipotesi sono le più varie. «La procedura automatica potrebbe essere stata violata? O vicino alla pista, o dall’interno dell’aereo un passeggero malintenzionato può averlo fatto per estorcere un riscatto ad Air France, o è stato un “gesto dimostrativo” dei russi per inviare un segnale a francesi e americani?». Una tesi respinta al mittente da altri utenti. «Ipotesi senza capo né coda. Aspettiamo i risultati delle indagini e non diffondiamo voci inverosimili». Mentre un altro utente nota: «C’è una certa confusione negli scambi con la torre prima dell’incidente. La loro attenzione era già stata catturata da un evento insolito (guasto, lista di controllo in ritardo)? Un grave incidente che richiede un’indagine approfondita. Per fortuna, l’aereo è finito in sicurezza».
Un passeggero del Boeing 777 della Air France: “Ci hanno fatto spegnere tutti i dispositivi”
La pista dei pirati informatici da Mosca ha molti fan. «Preparatevi per altri problemi come questo, quando gli hacker russi rilevano qualsiasi dispositivo da remoto. La guerra non sono solo bombe che cadono dagli aerei». Mentre un altro esperto liquida la pista russa in poche parole: «Andate piano con le finzioni, i sistemi di volo sugli aerei non sono collegati a nessuna rete, solo sistemi diagnostici per facilitare la manutenzione, che sono su un sistema separato per non condizionare il sistema di pilotaggio».
Tra gli utenti, interviene anche uno dei passeggeri, che ha postato il biglietto a riprova della sua presenza sul Boeing 777: «Ero sul volo, nessuno ha fatto in tempo a girare un video, è successo tutto velocemente. E ci hanno chiesto di spegnere tutti i nostri dispositivi collegati. Abbiamo provato una bella scarica di adrenalina come sulle montagne russe! Ma in quel momento non ci siamo resi conto di molto».