Torino, anarchico arrestato per terrorismo: aveva il reddito di cittadinanza. Montaruli: «Ci mancava…»

2 Apr 2022 19:14 - di Eleonora Guerra
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«A Torino potrebbe essere nata una nuova categoria: i terroristi con la paghetta. Dopo mafiosi, truffatori mancava l’anarchico a spese dello Stato». A dirlo è stata la deputata di FdI, Augusta Montaruli, commentando la notizia dell’arresto di Federico Buono, 46enne anarchico accusato dalla procura di Torino di associazione a delinquere con finalità di terrorismo di matrice internazionale e arrestato nei giorni scorsi a Milano. Buono, descritto come «aspirante terrorista», secondo quanto emerso, poiché disoccupato, percepiva il reddito di cittadinanza.

Le indagini sui terroristi sudamericani

Buono, considerato un nome storico dell’ambiente anarchico a Torino e Milano, era già noto alla polizia per un episodio che fa pensare al terrorismo: nel 2011 a Milano lo avevano trovato in possesso di ordigni incendiari, ma in dicembre fu assolto. In quello stesso periodo la Fai, la Federazione Anarchica Informale, come ricostruito da Repubblica, compì in suo nome un attentato all’istituto italiano di cultura di Città del Messico. I possibili legami con l’organizzazione sudamericana Individualistas Tendiendo a lo Salvaje (Its), considerata responsabile di numerosi attentati nel mondo, sono al vaglio degli inquirenti anche nell’ambito dell’arresto dei giorni scorsi. Proprio da una indagine sull’Its, iniziata nel 2018, gli investigatori sono arrivati a Buono.

Il «rischio concreto e attuale» del passaggio all’azione

In alcune intercettazioni con altri esponenti dell’area anarchica, captate durante l’indagine, Buono farebbe riferimento al Messico, esaltando la potenza criminale dei clan del Paese. Inoltre, secondo gli investigatori, che nella sua abitazione nel 2020 hanno anche ritrovato un ordigno artigianale che proverebbe la volontà di Buono di passare all’azione, l’anarchico era in contatto attraverso il dark web con complici in diversi Paesi del Sud America. «Il rischio che il soggetto passi all’azione, individuando un obiettivo sensibile o colpisca “a caso” e senza pianificazione, è con tutta evidenza concreto e attuale», ha scritto il Gip Agostino Pasquariello nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, arrivata al termine di quattro anni di indagine fatti di pedinamenti e controlli costanti.

Montaruli: «Caso che conferma l’inefficienza del reddito di cittadinanza»

«Se fosse vero che Federico Buono, il 46enne che frequentava i centri sociali di via Alessandria e arrestato pochi giorni fa perché accusato di appartenere al gruppo eversivo messicano Its, percepiva il reddito di cittadinanza – ha commentato Montaruli – sarebbe una nuova dimostrazione dell’inefficienza di questa misura. Il reddito di cittadinanza non è un aiuto alle fasce deboli, ma una droga per chi già delinque. Servono misure serie a sostegno dei più fragili, che abbiano – ha concluso la deputata di FdI – il lavoro come perno».

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