Ucraina, 50 giorni di guerra: 197 bambini uccisi. Indagine su 20 episodi di violenza sessuale
Cinquantesimo giorno di guerra. L‘esercito ucraino ha detto che le forze russe continuano a lanciare sistematici attacchi missilistici e bombe sulle infrastrutture militari e civili nelle regioni di Kharkiv, Donetsk e Zaporizhzhia. Lo riporta la Bbc. A Slobozhansky, si legge sul sito dell’Ansa.it, nel nord-est dell’Ucraina, le forze russe stanno conducendo la ricognizione di probabili luoghi di attacco. E continuano a bloccare parzialmente la città e la regione di Kharkiv. A Donetsk, nell’Ucraina orientale, le forze russe proseguono con gli attacchi nei distretti di Slavyansk, Popasna e Kurakhovo.
Ucraina, 197 i bambini uccisi
E si allunga drammaticamente la lista dei bambini uccisi. Sono 197 i bambini rimasti uccisi e 351 quelli feriti dall’inizio della guerra in Ucraina. Secondo l’ufficio del procuratore generale ucraino, la maggior parte delle vittime si concentra nella regione di Donetsk, in quella di Kiev e di Kharkiv.
Indagini su casi di donne stuprate e uccise
«Non c’è stata una deliberata politica russa delle violenze sessuali contro le donne ucraine. Ma stiamo investigando diversi casi avvenuti nella regione della capitale durante il mese di marzo». È quanto dice in un’intervista al Corriere della Sera il comandante della polizia per il distretto regionale di Kiev, generale Andriy Nebytov. «Stiamo esaminando oltre venti episodi di possibili violenze sessuali. Uso volutamente il condizionale perché in generale le donne e le famiglie sono estremamente reticenti a parlarne con gli investigatori» ha aggiunto.
Il racconto del comandante della polizia di Kiev
«Abbiamo anche trovato diversi cadaveri – prosegue – per lo più di giovani donne, rinvenute svestite, con evidenti ferite di armi da taglio e le mani legate dietro la schiena. I nostri esperti stanno effettuando le autopsie per capire se fossero state violate prima di essere uccise. La maggioranza, infatti, pare siano state assassinate dopo lo stupro, o i ripetuti stupri, magari da più soldati». Per le indagini «abbiamo a disposizione le registrazioni delle telefonate. Le donne non denunciano per vergogna, ma ne parlano con amici e parenti. Inoltre, abbiamo le registrazioni delle conversazioni tra soldati russi captate dalla nostra intelligence».
«Uccisi mariti, fratelli o genitori e bruciate case per nascondere le prove»
Tra i casi accertati quello di «Marina, 34 anni, del villaggio di Bogdanivka, vicino a Brovary a est di Kiev. Suo marito che ha cercato di difenderla è stato ucciso subito assieme ai cani della famiglia, lei è stata violata di fronte al figlio di tre anni. Due russi avevano minacciato di uccidere anche il bambino se avesse opposto resistenza. Conosciamo anche il nome di uno dei violentatori: Michail Romanov, che pare sia stato fatto fucilare dai superiori quando hanno saputo. Ma forse è stato invece ucciso dai nostri commando». Il comandante spiega poi sono stati uccisi gli uomini che cercavano di difendere le donne: «Sono stati uccisi mariti, fratelli o genitori e in qualche caso hanno bruciato le case per nascondere le prove».
Ucraina, recuperati i corpi di 765 civili a Kiev
Come riporta il sito di Rainews.it, le autorità ucraine hanno recuperato i corpi di 765 civili, tra cui 30 bambini, nell’area di Kiev dall’inizio di aprile: lo ha detto il vice procuratore capo regionale, Oleh Tkalenko, secondo quanto riporta il Guardian. “Questo è solo l’inizio. Abbiamo appena iniziato a lavorare nelle città più grandi come Borodianka, Hostomel, Irpin eBucha”, ha detto Tkalenko. Diverse fosse comuni sono state scoperte da quando le autorità ucraine hanno ripreso il controllo di aree della regione di Kiev che erano state sotto l’occupazione russa.