Ucraina, l’instant book di Toni Capuozzo: innocenti? Solo i civili
Scettico sul ruolo dell’Occidente, pronto a combattere fino all’ultimo… ucraino, Toni Capuozzo, leggendario inviato di guerra, cronista di razza e tante altre cose, presenta il suo instant book che, rivela l’AdnKronos, uscirà il 28 aprile con il titolo “Giorni di Guerra – Russia Ucraina, il mondo a pezzi”, edito da Signs Books.
Questa sorta di diario della guerra russo-ucraina – i cui contenuti multimediali saranno fruibili con smartphone o tablet – riporta tutti i pensieri, gli appunti, gli scritti del giornalista e inviato di guerra, – proprio oggi censurato da Twitter – pubblicati sul web e gli interventi televisivi, ora raccolti in un instant book di 176 pagine che sarà un libro aperto, in quanto attraverso un Qrcode si potranno leggere le future riflessioni di Toni Capuozzo sugli sviluppi delle la guerra.
Il giornalista si è detto “scettico sul ruolo che l’Occidente sta giocando. Siamo pronti a combattere, ma fino all’ultimo… ucraino. E’ in gioco la democrazia, è in gioco l’Occidente, si mettono tutti l’elmetto però, poi, marcano visita al momento di andarci per davvero, in guerra“.
“Non esistono guerre chirurgiche, né bombardamenti intelligenti – avverte Capuozzo togliendo ogni speranza alla narrazione che ci è sempre stata messa sotto al naso. – E ci sono sempre colpe da distribuire: Putin, la sua politica di potenza, l’ordine di invasione; Biden, la sfida di una Nato senza confini; il premier ucraino che si è fatto spingere nella sfida, ‘vai avanti tu’, senza valutare che forse per l‘Ucraina libera era meglio essere una terra di nessuno o dei soli ucraini, scambi e commerci piuttosto che missili. Nessuno è completamente innocente, se non i civili”, conclude amaramente Capuozzo.
Il libro è suddiviso per giorni e contiene appunti, riflessioni pubblicate sui social, interventi televisivi, impreziositi da una lunga galleria di fotografie di reporter italiani dal fronte come Fausto Biloslavo, Gabriele Micalizzi, Francesco Semprini, Vittorio Nicola Rangeloni e dalle illustrazioni di Giuseppe Botte.
Friulano, 73 anni, Toni Capuozzo, è stato giornalista per ‘Reporter‘, ‘Epoca‘, ‘Panorama‘, poi vicedirettore del Tg5 e conduttore della trasmissione tv settimanale ‘Terra!‘; inviato di guerra, ha seguito i conflitti nei Balcani, in Somalia, in Medio Oriente, in Afghanistan, in Iraq.
Oggi la multinazionale statunitense che gestisce Twitter, con sede a San Francisco, ha bloccato l’account a Toni Capuozzo perché in un tweet ha scritto che la Nato monitora tutti i lanci di missili e che quindi sa da dove è partito il missile che ha fatto la strage alla stazione. E Twitter lo ha censurato chiudendogli l’account.