Ucraina, Mosca: “Cessate il fuoco ora impossibile”. Esplosione in Transnistria, a Tiraspol
Un cessate il fuoco ora in Ucraina è impossibile. E’ quanto ha detto il vice rappresentante russo alle Nazioni Unite, Dmitry Polyansky, citato dalla Tass, accusando l’Ucraina di poter usare armi di distruzione di massa. Polyansky non ha escluso che l’Ucraina e “i gruppi radicali usino armi di distruzione di massa sul campo di battaglia se non possono raggiungere la superiorità con mezzi convenzionali”. Secondo il diplomatico russo, Kiev potrebbe approfittare del cessate il fuoco per “raggruppare le forze e condurre delle provocazioni”. “L’Ucraina sta minando i nostri sforzi per aprire corridoi umanitari – ha denunciato Polyansky – quindi penso che un cessate il fuoco non sia adesso una buona opzione”.
Kiev smentisce Mosca: nessun accordo per il corridoio umanitario
Siamo al 61esimo giorno della guerra in Ucraina. E mentre l’agenda diplomatica è dominata dall’incontro a Kiev tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il segretario di Stato americano Antony Blinken e il segretario alla Difesa Usa Lloyd Austin, non cessano i combattimenti. Mosca oggi aveva annunciato un cessate il fuoco dalle 14, le 12 in Italia, per far uscire i civili dall’acciaieria Azovstal di Mariupol. Ma la vice premier ucraina Irina Vereschuk ha smentito: nessun accordo è stato raggiunto per l’apertura di un corridoio umanitario oggi da Mariupol. Oleksiy Arestovych, il consigliere presidenziale ucraino, in un briefing ha dichiarato che “il nemico continua a concentrare le proprie forze nelle direzioni Rubizhne, Severodonetsk, Popasna e anche da Izuym a Sloviansk e Kramatorsk, ma senza successo. Continua ad attaccare Azovstal a Mariupol con l’artiglieria, con l’aviazione e altre armi cerca di avanzare in tutti i modi infrangendo l’ordine del loro presidente Putin: il che dimostra per l’ennesima volta con chi noi stiamo combattendo”.
Cinque stazioni ferroviarie colpite da missili russi
Cinque stazioni ferroviarie nel centro e nell’ovest dell’Ucraina sono state colpite da missili russi, ha denunciato il direttore delle Ferrovie ucraine, Olexandr Kamishin, precisando che gli attacchi hanno provocato vittime. “Le forze russe stanno distruggendo sistematicamente le infrastrutture delle nostre ferrovie”, ha affermato. Cinque persone sono morte, 18 ferite, negli attacchi missilistici russi sull’infrastruttura ferroviaria vicino a Zhmerynka, nella regione di Vinnytsia. Tre morti e un ferito è il bilancio di un attacco a Dergachi, nella regione di Kharkiv.
Esplosioni in Transnistria
E si ha notizia di esplosioni nei pressi dell’edificio del ministero della Sicurezza dello Stato a Tiraspol, in Transnistria, enclave russa in Moldova. Diverse esplosioni sono state avvertite vicino all’edificio che ospita il ministero per la Sicurezza statale. A darne notizia sono la Tv locale Tsv, citata dalla Tass, che parla di «diverse ambulanze» nell’area. Il ministero dell’Interno della regione ha confermato che ci sono state diverse esplosioni all’interno dell’edificio. «Stando alle informazioni preliminari – ha dichiarato in una nota, citata da Interfax – sono stati sparati colpi con un lanciagranate portatile anticarro. Non risultano vittime». La Transnistria è la regione separatista filorussa della Moldova che confina con l’Ucraina, e che è al centro delle cronache di guerra degli ultimi giorni. Tiraspol dista meno di 100 chilometri da Odessa e Vladimir Putin starebbe rafforzando le truppe in quel territorio per cambiare strategia d’attacco verso l’Ucraina e intensificare il presidio russo nell’area. Il Paese si prepara da settimane a un possibile attacco russo. In strada sono stati rinvenuti tubi lanciagranate.