Ucraina, Zelensky: «Persi già 600 miliardi di dollari». Gli Usa: «Giustiziati ucraini a Donetsk»
La guerra in Ucraina è già costata 600 miliardi di dollari. E’ quanto ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante un incontro con le autorità locali e regionali per discutere della ricostruzione post bellica. «Le stime preliminari delle perdite dell’Ucraina in questa guerra raggiungono oggi i 600 miliardi di dollari. Più di 32 milioni di metri quadrati di superficie abitabile, più di 1.500 strutture educative e più di 350 strutture mediche sono state distrutte o danneggiate», ha spiegato Zelensky. Inoltre «centinaia di imprese sono state distrutte. Circa 2.500 chilometri di strade e quasi 300 ponti sono stati rovinati o danneggiati. E non sono solo statistiche», ha proseguito citando Mariupol, Volnovakha, Okhtyrka, Chernihiv, Borodianka e tutte le altre città, paesi e villaggi devastati dal conflitto.
Ucraina, Zelensky: «Da Mosca ricatto energetico»
Zelensky poi nel suo ultimo discorso alla nazione si è soffermato sui rapporti economici con Mosca. «Nessuno in Europa può sperare di mantenere una normale cooperazione economica con la Russia» perché quello messo in atto da Mosca è un ”ricatto energetico” che deriva dall’uso di ”gas e commercio come armi”.
«Questa settimana la leadership russa ha lanciato una nuova serie di ricatti energetici degli europei. La decisione di interrompere le forniture di gas a Polonia e Bulgaria è un altro argomento a favore del fatto che nessuno in Europa può sperare di mantenere una normale cooperazione economica con la Russia», ha detto Zelensky. «La Russia considera non solo il gas, ma qualsiasi commercio come un’arma. Sta solo aspettando il momento in cui l’una o l’altra area commerciale può essere utilizzata. Per ricattare politicamente gli europei. O per rafforzare la macchina militare russa, che vede come obiettivo un’Europa unita», ha aggiunto.
Guterres incontra Zelensky
Intanto, il Segretario generale della Nazioni Unite Antonio Guterres sarà ricevuto oggi a Kiev dal presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky. Un incontro, che per motivi di sicurezza si terrà in un luogo non precisato, che segue quello ”molto utile” che Guterres ha avuto a Mosca con il presidente russo Vladimir Putin, al quale ha ribadito l’impegno dell’Onu per garantire corridoi umanitari sicuri per evacuare la popolazione delle città assediate. ”In linea di principio” Putin avrebbe accolto la proposta di Guterres per evacuare le centinaia di civili asserragliati nell’acciaieria Azovstal a Mariupol.
L’intelligence britannica: la flotta russa nel Mar Nero può ancora colpire
«La flotta russa nel Mar Nero è ancora in grado di colpire obiettivi ucraini e costieri» nonostante le «perdite imbarazzanti della nave da sbarco Saratov e dell’incrociatore Moskva». È quanto sostiene l’intelligence britannica nel suo rapporto odierno spiegando che «circa una ventina di navi della Marina russa si trovano nel Mar Nero, compresi i sottomarini». Il ministero della Difesa britannico ricorda che «lo stretto del Bosforo rimane chiuso a tutte le navi da guerra che non siano turche, impedendo alla Russia di sostituire l’incrociatore Moskva che ha perso nel Mar Nero».
Ucraina, 64esimo giorno di guerra
La guerra in Ucraina entra nel suo 64esimo giorno. Come riporta Tgcom.24, l’ambasciatrice degli Stati Uniti per gli affari di giustizia penale internazionale, Beth Van Schaack, ha dichiarato alle Nazioni Unite che «un’unità militare russa operante nelle vicinanze di Donetsk ha giustiziato gli ucraini che stavano tentando di arrendersi, piuttosto che prenderli in custodia». L’agenzia statale russa Ria Novosti, citata dalla Bbc, ha intanto annunciato che la città di Kherson, nel sud dell’Ucraina, passerà all’uso del rublo la moneta russa dal primo maggio.
Kiev: «La Russia intensifica l’offensiva in Donbass»
Come riporta SkyTg24, «la Russia sta intensificando la sua offensiva in Donbass, con gli sforzi principali concentrati vicino a Izyum». Lo afferma l’ultimo aggiornamento dello Stato Maggiore ucraino, come riporta l’agenzia Unian. «Le forze di occupazione russe stanno aumentando il ritmo dell’offensiva in quasi tutte le direzioni», riferisce Kiev, «l’attività maggiore si osserva nelle direzioni di Slobozhanske e Donetsk». «I principali sforzi degli occupanti si concentrano in direzione di Izyum», si legge nel rapporto, «il nemico sta cercando di lanciare un’offensiva nelle direzioni di Sulyhivka-Nova Dmytrivka e Andriyivka-Velyka Komyshuvakha».