Wall Street Journal: la Cina potenzia il suo arsenale nucleare come deterrente anti-Usa
La Cina sta accelerando l’espansione del suo arsenale nucleare dopo aver rivisto la sua valutazione sulla minaccia posta dagli Stati Uniti. Lo riporta in esclusiva il Wall Street Journal. Il quotidiano cita alcune fonti secondo le quali la cautela Usa in un coinvolgimento nella guerra avrebbe convinto Pechino a dare maggiore enfasi allo sviluppo di armi nucleari. Proprio come deterrente.
Wall Street Journal: la Cina espande l’arsenale nucleare
Pechino, precisa Wall Street Journal, vedono in un forte arsenale nucleare un deterrente per gli Stati Uniti. Da un coinvolgimento diretto in un potenziale conflitto su Taiwan. La strategia sarebbe stata precedente all’inizio della guerra in Ucraina. Antecedente, dunque, all’invasione di Mosca. Sulla testata si legge che la Cina avrebbe velocizzato la costruzione di un centinaio di silos missilistici nelle sue Regioni Occidentali. Pechino sarebbe in possesso di almeno 350 testate. Terza potenza nucleare, molto distaccata dalle 4.500 russe. E dalle 5.500 americane. Al centro della decisione ci sarebbe la questione di Taiwan. Per il Paese orientale, gli Usa eviterebbero un coinvolgimento nel conflitto se dovessero combattere contro una potenza, la Cina appunto, in grado di affrontarla in termini di arsenale nucleare.
La minaccia dell’ambasciatore russo negli Usa
L’ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov ha affrontato la materia. E non ha nascosto che il continuo rifornimento di armi all’Ucraina potrebbe portare a uno scontro diretto tra Russia e Usa. “Gli Stati occidentali sono direttamente coinvolti. Dal momento che continuano a pompare l’Ucraina con armi e munizioni. Avvertiamo che queste azioni sono pericolose. E provocatorie. Perché sono dirette contro il nostro Stato. Possono portare Stati Uniti e Federazione Russa sulla via del confronto militare diretto“.