A Cartabianca scoppia il putiferio, volano gli insulti tra Ruggieri e Orsini: “Pupazzo”, “cretino”
Toni alti e scontro in studio tra il professor Alessandro Orsini e il deputato di Forza Italia Andrea Ruggieri ieri sera a Cartabianca. Tra un “pupazzo” e un “cretino”, volano insulti in diretta dopo le parole del professore sulla guerra tra Ucraina e Russia e sulla posizione di Vladimir Putin verso la Nato.
A Cartabianca volano insulti
«Sono spaventato da questa sottovalutazione di Putin – dice il prof –, dire che lui sia sostanzialmente un incapace, io penso che non sia così… ha vinto contro gli Usa in Venezuela difendendo Maduro, ha di fatto costretto gli Stati Uniti ad abbandonare la Siria», spiega come riporta l’Adnkronos. Per poi passare a Biden e Draghi per i quali, secondo lui, «la Russia non può avere un problema di sicurezza dei confini, soltanto noi possiamo avere questi problemi. Non c’è mai nei discorsi il riconoscimento che la Russia esista con i suoi problemi». Ma a chi gli fa notare che per risolvere i problemi della Russia, il Paese ha invaso altri confini, Orsini replica stizzito: «Quello che Putin ci sta dicendo è che se noi gli mettiamo i soldatini, soldatini-carri armati al confine – dice il prof mimando con le mani un disegno –, non gli va bene…».
Lo scontro tra Orsini e Ruggieri
A questo punto interviene il deputato azzurro: «Le posso dire che è un po’ offensivo stare qui a sentirla?… Lei è un uomo sicuramente intelligente, non c’è bisogno di fare i disegnini, i soldatini… Non è che siamo tutti più scemi di lei professore». «Nel suo caso qualche dubbio l’avrei…», la risposta di Orsini che scatena lo scontro in studio, con Ruggieri che dà del «pupazzo che diceva che nel 2018 avremo subito un attentato dell’Isis» e del “buffone” al professore. E Orsini che replica dandogli del “bugiardo” e del “cretino” mentre Bianca Berlinguer minaccia ripetutamente di togliere l’audio ai due. (Guarda il video pubblicato da Adnkronos)
Infine l’autodifesa di Orsini. «Per me è fondamentale aver detto queste parole all’onorevole perché devo dimostrare che non bisogna avere paura di un parlamentare prepotente. È un problema pedagogico».