Addio alla fusione con FI, Salvini ammette: «Si collabora ma non vedo partiti unici né opa ostili»
Addio fusione con Forza Italia. Addio partitone unico per sbarrare il passo a Fratelli d’Italia. Matteo Salvini non lo dice pubblicamente. Ma i fatti e le sue parole ‘soppesate’ fanno ben capire che quel progetto è archiviato. Morto prima ancora di nascere. “La collaborazione con Forza Italia e con altri movimenti di centrodestra per la Lega è fondamentale. Non vedo partiti unici. Offerte ostili o altro. La collaborazione è fondamentale”. Così il leader del Carroccio a Napoli per i 130 anni del quotidiano Il Mattino.
Salvini: non vedo partiti unici né offerte ostili
Reduce dal salotto di Bruno Vespa, a Napoli Salvini è incalzato dai giornalisti che premono sui rapporti interni al centrodestra. E in particolare con il partito di Berlusconi, che sta vivendo momenti burrascosi dopo l’incoronazione di Licia Ronzulli a coordinatrice della Lombardia. E l’attacco frontale di Mariastella Gelmini al cerchio magico e al Cavaliere. “Io ho tale e tanta stima e affetto, e da italiano riconoscenza, per Berlusconi e per quello che ha fatto per il mio Paese, che non mi permetto di giudicare le scelte di altri”. Affari loro, dice in sostante Salvini con malcelato savoir faire. La verità è che il j’accuse della ministra azzurra ha bruciato il progetto di federazione tra Arcore e via Bellerio.
“Il Sud non ha bisogno solo di convegni…”
Fa parlare anche la sua assenza alla convention forzista che si è tenuta a Napoli, organizzata dalla ministra Carfagna. “È stata una bella iniziativa e conto che ce ne siano altre. Il Sud però non ha bisogno solo di convegni”, dice Salvini. “Ha bisogno anche di una classe dirigente all’altezza. Se ci sono in Campania 4 milioni di tonnellate di ecoballe di rifiuti nocivi non è colpa della sfortuna. O di Salvini. È che qualcuno evidentemente non ha fatto e non sa fare il suo lavoro”. Nessuna lettura maliziosa, però. “Io il venerdì ero a processo e sono rimasto 12 ore in un’aula di tribunale di Palermo da imputato. Quindi ero a Sud per aver fatto il mio lavoro. E sabato avevo un’iniziativa della Lega a Roma”.
Con Giorgia Meloni i rapporti sono buoni
Ancora una frecciatina, questa volta diretta a proposito della legge quadro sull’autonomia. “Spero che nessuno si metta di traverso”, dice il leader della Lega. “L’autonomia non significa togliere qualcosa a qualcuno. Ma premiare chi amministra meglio e redistribuire servizi ai cittadini”. I rapporti nel centrodestra sono buoni, dice ancora. “Con Giorgia Meloni? Sono buoni. Governiamo insieme 14 regioni italiane su 20. Quindi se non avessimo buoni rapporti sarebbe difficile far funzionare le cose in due terzi delle regioni italiane”. Evasivo sullo stato di salute del governo. La maggioranza scricchiola? “Noi stiamo lavorando per tenere insieme. L’obiettivo è pace e lavoro. E stiamo lavorando su questi temi”, taglia corto Salvini. “Ovviamente non siamo in maggioranza per aumentare la tassa sulla casa, di questo Letta se ne faccia una ragione“.