Amministrative, i positivi al Covid potranno votare da casa: ecco la circolare che spiega come
Alle prossime amministrative i cittadini positivi al Covid potranno esercitare il voto da casa e i componenti del seggio speciale, incaricati della raccolto delle schede, «dovranno indossare camice/grembiule monouso, guanti, visiera con mascherina chirurgica oppure dispositivi di protezione facciale di tipo Ffp2 o Ffp3». È quanto prevede la circolare unificata, firmata dal direttore generale della prevenzione sanitaria del ministero della Salute, Giovanni Rezza, che regola le «Misure di prevenzione dal rischio di infezione da Sars-Cov-2» per le consultazioni elettorali e i referendum che si terranno nel 2022. Il testo affronta anche la questione del voto nei reparti ospedalieri Covid e nelle Rsa.
I seggi speciali nei reparti Covid
Sezioni ospedaliere saranno costituite negli ospedali con reparti Covid, «con posti letto da 100 a 199 posti, che si aggiungono a quelli già previsti dalla normativa vigente nelle strutture sanitarie da 200 posti in poi». Le stesse sezioni, «tramite seggi speciali», potranno poi occuparsi della raccolta del voto negli ospedali con meno di cento posti letti e del voto domiciliare per i cittadini in isolamento perché positivi.
Alle amministrative voto da casa per i positivi al Covid
Perché si possa avere diritto al voto domiciliare, bisogna che la positività sia certificata dal medico. Gli elettori dovranno indossare la mascherina e «lavare accuratamente le mani prima di procedere al voto», mentre i componenti del seggio speciale, oltre a proteggere le vie respiratorie, dovranno anche indossare guanti e camici monouso. Inoltre, poiché potrà trattarsi di personale non sanitario, dovranno ricevere un’adeguata formazione sul corretto utilizzo dei dispositivi di protezione e «sulle corrette procedure da seguire durante tutto l’iter relativo allo svolgimento delle attività di raccolta del voto al domicilio del paziente».
La gestione di schede e matite
Per quanto riguarda, poi, la gestione del materiale per esprimere il voto, le schede saranno chiuse in un’apposita busta e le matite sanificate. Successivamente, «con il rigoroso rispetto delle indicazioni sopra descritte, le schede possono essere introdotte all’interno delle urne delle sezioni “ordinarie”», poiché «ciò non implica rischi per il personale addetto allo spoglio», per il quale si prevede una procedura a sé.
Le procedure per lo scrutinio
«Circa le operazioni di scrutinio – si legge ancora nella circolare – sebbene il rischio di contaminazione sia molto basso laddove le misure preventive in fase di raccolta siano state accuratamente applicate, al fine di ridurlo ulteriormente, si devono mettere in atto le seguenti misure: mantenere il distanziamento di almeno un metro; igienizzare frequentemente le mani con soluzione idroalcolica; indossare la mascherina chirurgica, da sostituire dopo sei ore; indossare guanti monouso se si devono maneggiare le schede; evitare di toccarsi il volto (sia a mani nude sia indossando i guanti), con particolare riguardo alle mucose orali, nasali e agli occhi».