Anche la Lega ora fa a Roma la sua conferenza programmatica: al via il 14 maggio
La Lega si dà appuntamento a Roma per il 14 maggio, al palazzo dei Congressi della Lanterna, in pieno centro storico. Dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi, arriva la conferma del fatto che il Carroccio terrà una sua Conferenza programmatica nella Capitale. In molti, anche alla luce del momento di tensione nel centrodestra, la leggono come una risposta a FdI. A partire dalla scelta logistica, che avrebbe il sapore di una rivalsa, come a dire “voi siete venuti a casa nostra, noi veniamo a casa vostra”.
La Conferenza programmatica della Lega a Roma
Una lettura che il Carroccio smentisce. Roma «è il baricentro del Paese, non ci vedrei altri significati», ha detto a Repubblica il senatore Armando Siri, che sta organizzando la kermesse, aggiungendo che quella nella Capitale «sarà la prima tappa di un tour di conferenze che toccherà 20 regioni» e che «vogliamo innanzitutto ascoltare, per questo abbiamo deciso di aprire la conferenza a tanti esterni: dai sindacati alle imprese, ai territori».
Tavoli tematici e il titolo “È l’Italia che vogliamo”
Insomma, anche se magari la Conferenza programmatica di FdI non c’entra con l’iniziativa della Lega, certo una qualche assonanza vi si ritrova. Il titolo dell’appuntamento sarà “È l’Italia che vogliamo”. Come la Conferenza programmatica di FdI, anche quella della Lega avrà dei tavoli tematici, fra i quali uno sulla geopolitica, con un ovvio focus sulla guerra in Ucraina e sulla sua gestione, dalle armi alla Russia.
La lista degli ospiti in fase di definizione
Parteciperanno tutti i deputati, i quali hanno ricevuto un’email che recitava «Non mancate». Per quanto riguarda gli ospiti, invece, la lista non sarebbe ancora chiusa, ma fonti del Carroccio hanno fatto sapere che sono partiti gli inviti per i vertici delle grandi aziende, dall’ad di Eni, Claudio Descalzi, a Francesco Starace di Enel, e per i segretari generali di Cisl e Uil, Luigi Sbarra e PierPaolo Bombardieri. Dovrebbe esserci qualche ospite di centrodestra, fra i quali si fa il nome del ministro azzurro per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini. Secondo quanto riferisce Repubblica, invece, per ora nessun invito sarebbe arrivato a Fratelli d’Italia.