Bimba cinese “marchiata” all’asilo: le incidono “vergogna” sul braccio. Indagini su lesioni e razzismo

30 Mag 2022 12:23 - di Lara Rastellino
bimba cinese asilo

Tre lettere. Bastano tre lettere per racchiudere la vergogna di un caso finito dalle aule di una scuola materna della capitale a quelle degli edifici di Piazzale Clodio, dove i magistrati hanno aperto un’inchiesta. Vogliono giustamente vederci chiaro sul caso di una bimba cinese di 3 anni sul cui braccino qualcuno ha inciso la parola “Xiu” (in italiano vuol dire “vergogna”, per l’appunto. Al centro dell’indagine sulla vicenda – che risale al 25 novembre scorso – ci sarebbe un maestro di un asilo della Garbatella, che al momento risulta indagato per lesioni volontarie aggravate dall’odio razziale.

Bimba cinese “marchiata sul braccio” all’asilo

Secondo l’accusa l’uomo avrebbe inciso, forse con uno uno spillo, la parola “Xiu” (in italiano vuol dire “vergogna”) sulla pelle tenera di una sua alunna, una bimba cinese di 3 anni che frequenta l’asilo romano. Un fatto a dir poco inquietante, che i genitori della piccola hanno trovato sanguinante, denunciando l’accaduto dopo aver portato la figlia in ospedale per via di quella incisione che le avrà sicuramente provocato dolore. Disagio. Pianto. Il marchio fisico è guarito nel giro di 20 giorni. E per fortuna alla piccola non è rimasta nessuna cicatrice. Ma proprio in occasione delle medicazioni alla bimba, l’equipe medica ha segnalato l’accaduto alle forze dell’ordine che hanno provveduto ad aprire un fascicolo.

Qualcuno le ha inciso sulla pelle la parola “vergogna” in cinese

Ora quelle lesioni tornano a far sanguinare una ferita ancora aperta. Costata dolore fisico e umiliazione alla piccola vittima. La preoccupazione e l’indignazione dei suoi genitori. Ad alimentare i sospetti e lo sconcerto. Gli inquirenti, nel frattempo, nel tentativo di individuare con chiarezza e certezza se il responsabile sia il maestro o qualcun altro, hanno ascoltato la bimba in un incidente probatorio. Un momento dell’indagine che però non è risultato risolutivo. La piccola, infatti, riferisce tra gli altri Il Tgcom24 sul caso, «è risultata incoerente. Se alla domanda chi sia il responsabile dell’incisione ha risposto con il nome del maestro. Subito dopo ha iniziato a parlarne bene.

I magistrati al lavoro sul caso. Per ora indagato il maestro

Intanto, il professionista, che è difeso dall’avvocato Roberto Staroha fornito agli inquirenti le prove che attestano la sua assenza a scuola, il giorno in cui la bimba è stata ferita al braccio. Per questo motivo, come riporta a sua volta Il Messaggero dando conto della vicenda, «le ricerche dell’autore delle lesioni si stanno muovendo a 360 gradi. E riguardano le persone che a vario titolo sono state in contatto con la bambina nel giorno dell’aggressione». Una storia che non avremmo mai dovuto raccontare e su cui aleggia – ad aggravarne i contorni – lo spettro dell’omertà e dell’indifferenza.

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