Cinghiali, Gualtieri circondato: come la Raggi, non riesce a fermarli. L’ultima aggressione a Balduina
Cinghiali, Gualtieri e Roma sono circondati. L’ultima aggressione
Cinghiali a Roma, il racconto della vittima dell’ultimo attacco
Sembra la scena di un film, purtroppo invece è la cruda realtà. Quella che non ci aspetteremmo mai di vivere in una città, in una capitale… La donna camminava sul marciapiede insieme al suo cane quando una mandria di ungulati l’ha sorpresa. Aggredita. «Quando Ettore (il suo cane ndr) mi ha vista a terra, mi ha protetta da quel cinghiale. Ha abbaiato e con una zampata lo ha allontanato. È stato terribile, ancora adesso mentre ripercorro quei pochi istanti, sono sopraffatta dalla paura. Il mio cucciolo mi ha salvata», racconta ancora sotto choc la donna al Messaggero. Due adulti e sei cuccioli tranquillamente a spasso per le vie di roma, a ravanare tra i cassonetti straboccanti di rifiuti, in cerca di cibo. e pronti a “caricare” chiunque li disturbi o li distolga dal loro intento.
La vittima sporgerà denuncia
Per fortuna, in quei drammatici istanti passava una macchina. L’auto si è avvicinata alla donna e lei ha chiesto aiuto all’automobilista, che l’ha soccorsa insieme al suo cane e li ha portati al vicino comando dei carabinieri del Trionfale. Ancora ieri mattina, nel ripercorrere la vicenda, Marta era spaventata e dolorante. «Sono andata al pronto soccorso, per fortuna non ho riportato gravi lesioni. Solo qualche graffio e nelle prossime ore sporgerò denuncia. Ciò che mi preoccupa è il prossimo futuro. In questa zona da mesi segnaliamo la presenza dei cinghiali che sono sempre più pericolosi. Con me, non hanno esitato ad avvicinarsi. Sono stata molto fortunata perché c’era il mio Ettore che mi ha fatto da scudo e mi ha difesa. Ma qualcun altro potrebbe essere meno fortunato». Referto medico in tasca, quindi, la 44enne sporgerà denuncia su quanto avvenuto.
Aggressioni di cinghiali: gli ultimi precedenti
Perché, bisogna aggiungere, potrebbe accadere ancora. Già, perché nella capitale le incursioni dei cinghiali sono sempre più frequenti. Una situazione ormai al limite che solo il 15 aprile scorso, ha registrato l’ennesimo caso. Quello di un automobilista che, mentre percorreva la via Litoranea, si è ritrovato faccia a faccia con un ungulato che non è riuscito a evitare. Così, l’animale è morto investito. E il guidatore ha riportato ferite e contusioni. Un allarme che risuona ormai quasi ininterrottamente da Roma nord al litale romano, passando per diversi quartieri della capitale soprattutto. Mapparne i percorsi. Individuare i varchi d’accesso, è solo l’inizio. Il primo passo di un percorso che parte da lontano.
Cinghiali anche sotto casa di Gualtieri…
E che ha portato un esemplare persino sotto casa del sindaco Gualtieri, nel quartiere di Monteverde Vecchio. Sono stati i residenti ad annunciarlo sui gruppi social della zona, nella mattinata del 20 aprile. Quando, tra stupore e terrore, hanno avvistato un cinghiale lungo la pista ciclabile di viale dei Quattro Venti. Già, proprio così: sotto casa del sindaco un vigoroso ungulato pascolava indisturbato, finché una pattuglia di vigili urbani ha provato ad eseguire l’ordine di catturarlo ed eliminarlo dalla circolazione. Con tutto il corollario di recriminazioni e polemiche legate al caso.
Cinghiali, con Gualtieri resta l’emergenza
Insomma, sui cinghiali a Roma resta l’emergenza. Sono stati fotografati ovunque. A branchi, a spasso per la città eterna, la cui salute è sempre di più messa a dura prova. In un vivaio di Ottavia. E addirittura, come denunciava nelle settimane scorse Roma Today, «a più riprese, anche nel parcheggio dell’ospedale Gemelli». Una cartina di tornasole che conferma l’unico, amaro riscontro: il passaggio di testimone all’amministrazione del Campidoglio, dal M5S al Pd, non segnala alcun cambio di passo. Gli alberi continuano a cadere e i cinghiali a scorrazzare tranquillamente tra gli abitanti di Roma. Con i romani che, archiviate le promesse elettorale smentite e disattese dal giorno dopo l’esito delle urne, aspettano solo che ricominci il gioco del rimpallo tra Comune e Regione. Il ping pong che, in questo caso, tra Gualtieri e Zingaretti si gioca tutto in casa del Partito democratico.
Roma, diverse aree della città colonizzate dai cinghiali
Il comune, in base al protocollo firmato nel 2019 con Regione e Città Metropolitana, dovrebbe occuparsi di tenere pulita la città. Un impegno pedissequamente disatteso dall’amministrazione grillina, prima. E da quella del Pd, subito dopo. Perché, come detto, dalla Raggi a Gualtieri nulla è cambiato. Infatti, i mammiferi arrivano in città perché attratti dai rifiuti. Ovviamente, se c’è una certa contiguità tra i parchi e l’abitato, l’amministrazione dovrebbe intervenire piè tempestivamente e fattivamente sul fronte della guerra all’immondizia. Invece, specie nell’area nord della capitale, i cinghiali negli ultimi anni hanno colonizzato alcuni parchi, tra cui quello di Veio, dell’Insurgherata e di Monte Mario. È specialmente in queste aree che vengono visti pascolare tranquillamente, indisturbati e minacciosi.
Cinghiali, il piano di Gualtieri: ecco perché recinzioni e varchi non possono bastare
Con il sindaco che, sulla vexata quaestio, teme di fare la fine del suo predecessore al Campidoglio e che, in accordo con la Regione e gli altri enti che trattano la gestione della fauna selvatica (come l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca ambientale), ha individuato per il momento alcuni provvedimenti da attuare. Come la mappatura di tutti i varchi di passaggio degli ungulati effettuata nel XIV Municipio. Dove partiranno i lavori di installazione di recinzioni installate in profondità per resistere agli scavi dei cinghiali. Ma, come anche il presidente di RomaNatura, Maurizio Gubbiotti, ha ribadito nei giorni scorsi, «non è con le sole recinzioni che si possa affrontare il problema in una città che vanta 84mila ettari di aree protette». e così si ritorna al blocco di partenza: il problema dei rifiuti che attirano le mandrie dei mammiferi. Ma anche su questo punto è buio fitto…