Cirino Pomicino consigliere di Mario Draghi: “Si faccia un partito suo per continuare a governare” (video)
Marco Demarco ha intervistato Paolo Cirino Pomicino nel corso del programma Studio Mattina, in onda sull’emittente Canale 9, su quello che il politico, protagonista della prima Repubblica, ha definito “l’affanno della politica odierna”.
Alla domanda del giornalista sul perché nel suo ultimo libro “Il grande inganno”, l’autore avesse inserito nell’elenco dei “buoni” due personaggi moderni come Greta Thunberg e Mario Draghi, ha spiegato che “negli ultimi 30 anni il Capitalismo finanziario ha creato solo disuguaglianze e la crisi del pianeta, che è stato saccheggiato”. Non resta, dunque, che appoggiare senza riserve le battaglie della giovane ambientalista.
Pomicino e il premier Draghi: “Si faccia un partito suo”
Su Mario Draghi la risposta di Pomicino è stata più articolata. “Draghi lo conosco, ha lavorato con me, Carli e Formica. Gli do un consiglio: smetta di essere rappresentante di élite finanziarie e scelga di esserlo di élite politiche. Si faccia un partito suo”.
Tra i “cattivi”, con sorpresa di Marco Demarco, ci finisce Carlo Azeglio Ciampi, già governatore della Banca d’Italia e decimo Presidente della Repubblica Italiana. Perché?
“Perché Ciampi è stato un avversario e non ce l’ho con lui per il periodo in cui è stato governatore della Banca d’Italia” ha sottolineato Paolo Cirino Pomicino, “ma io mi riferisco al periodo in cui era Capo di Governo (dal 29 aprile 1993 all’11 maggio 1994, NdR), dopo Amato. E’ sua la macchia di aver liberato 300 mafiosi dal carcere duro, con il decreto del guardasigilli Giovanno Conso, sul mancato rinnovo del 41 bis ai malavitosi sottoposti al carcere duro”.