Covid, sempre meno i ricoveri. Dopo due anni almeno un sintomo per il 55% degli ex ricoverati
Sono 42.249 i nuovi casi di Covid e 115 i morti che portano a 164.846 il totale delle vittime da inizio pandemia. È quanto emerge dai dati del Ministero della Salute sulla situazione del contagio. Sono 294.611 i tamponi processati che portano il tasso di positività a 14,3%. In calo ricoveri (-167 rispetto a ieri per un totale di 8.412) e terapie intensive (-20 rispetto a ieri per un totale di 338). Sono 1.041.196 (-41.776) le persone attualmente positive, 16.915.301 le persone contagiate da inizio pandemia mentre i guariti toccano la soglia di 15.709.259 (+84.344).
Covid, lo studio su chi è stato ricoverato
Più della metà (55%) di chi è stato ricoverato per Covid-19, dopo due anni presenta ancora almeno un sintomo della malattia. Mentre dopo 6 mesi mostrano strascichi dell’infezione quasi sette pazienti su dieci (68%), segno di condizioni comunque in miglioramento nel tempo. È quanto emerge dallo studio con il follow-up più esteso condotto finora, pubblicato su The Lancet Respiratory Medicine. Gli autori hanno seguito 1.192 persone contagiate da Sars-CoV-2 e ricoverate tra il 7 gennaio e il 29 maggio 2020 al Jin Yin-tan Hospital di Wuhan, megalopoli epicentro della prima ondata pandemica. I pazienti, per il 54% uomini e con età mediana 57 anni, sono stati valutati a 6 mesi, a un anno e a due.
Affaticamento e difficoltà di sonno
A 24 mesi, dunque, più di un ex ricoverato su due lamenta ancora problemi come affaticamento e difficoltà di sonno, e rispetto ai guariti senza long Covid segnala una qualità di vita peggiore, ridotte performance nell’esercizio fisico, più disturbi di salute mentale e maggiore necessità di assistenza sanitaria. Stanchezza o debolezza muscolare sono stati i sintomi riferiti più spesso, riportati dal 52% a 6 mesi e dal 30% a due anni. Indipendentemente dalla gravità della malattia iniziale, tuttavia, dopo due anni l’89% dei pazienti risultava avere ripreso il lavoro.
Due anni dopo condizioni di salute peggiori
Due anni dopo essersi ammalati, gli ex pazienti Covid sono in condizioni di salute generale peggiori rispetto alla popolazione generale, con il 31% che denuncia affaticamento, dolori muscolari e problemi del sonno. Fra i disturbi segnalati anche dolori articolari, palpitazioni, vertigini e mal di testa, dolore o disagio (23%), ansia o depressione (12%). Oltre la metà dei partecipanti allo studio a due anni presenta però veri e propri segni di long Covid, con una qualità di vita ancora più bassa per dolore e disagio (35%), ansia (13%) e depressione (11%).