Davide Casaleggio recita il de profundis al M5S: «Schizofrenico, crolla di giorno in giorno»

11 Mag 2022 18:42 - di Fortunata Cerri
Casaleggio

«Penso che sia un po’ schizofrenico quello che si sta facendo oggi nel M5S». Davide Casaleggio, a margine di un evento a Milano, recita il de profundis ai pentastellati. Il movimento è attraversato da dissidi interni e forti spaccature con i democratici che lo rendono meno credibile agli occhi degli elettori. Infatti i sondaggi sono implacabili, alcuni danno il M5S anche sotto la soglia del 13%.

M5S, Casaleggio: «Si dice una cosa e si fa il contrario spesso»

«Si dice una cosa – dice Casaleggio, come si legge sul sito dell’Ansa.it – e si fa il contrario spesso. Questa schizofrenia in politica non credo paghi. Infatti i sondaggi stanno crollando di giorno in giorno». Il presidente dell’Associazione Rousseau smonta quindi pezzo per pezzo i 5S. «Il Movimento – osserva, riporta ancora il sito – ha imboccato una via di declino che sta continuando a scendere», ha aggiunto.

Casaleggio: «Al governo c’è un campo larghissimo di presenze»

Nel mirino di Casaleggio è finito anche l’ipotetico campo progressista condiviso con il Partito democratico. E anche l’alleanza con il centrosinistra «penso stia tramontando, infatti al governo c’è un campo larghissimo di presenze. Mi dispiace – ha aggiunto – che non si voglia più partecipare alle comunali. È la fase di declino di un progetto».

Il caso Petrocelli

Casaleggio è intervenuto anche sulla vicenda di Vito Petrocelli. «Il fatto di mettere all’angolo un senatore che vota contro l’invio delle armi quando  pubblicamente si dice di non volerle inviare è un esempio di schizofrenia». Per Casaleggio, «è stata bizzarra come gestione e tra l’altro non è stato espulso dal Movimento 5 Stelle, ma solo dalla commissione».

«C’è spazio» per un nuovo soggetto politico

Quanto a un nuovo soggetto politico, «c’è tantissimo spazio perché penso che tutte queste persone disilluse, su cui il Movimento 5 Stelle aveva pescato elettoralmente nel 2013, oggi stanno tornando, e lo vediamo alle elezioni comunali e regionali, all’astensionismo». E infine: «Intercettare le istanze di queste persone è importante, è stato fatto un tentativo tramite le iniziative del referendum e mi spiace che siano state bocciate e rimandate al mittente in modo così brusco – ha proseguito –, perché una partecipazione dei cittadini è essenziale per costruire uno stato forte».

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