Draghi: «Pace possibile perché Kiev si è difesa. Sì a nuove sanzioni e all’allargamento della Nato»

19 Mag 2022 11:44 - di Eugenio Battisti

“Dobbiamo raggiungere il prima possibile il cessate il fuoco. E  far ripartire i negoziati, ho condiviso questo con il presidente Biden”. Così il premier Mario Draghi, nel corso della informativa al Senato sugli sviluppi del conflitto. Tra i punti trattati nell’intervento il report del viaggio negli Usa.  “Ho riscontrato apprezzamento per solidità della posizione italiana. Che ci permette di essere in prima linea, senza ambiguità, con la ricerca per la pace”.

Draghi: il dialogo è possibile perché Kiev si è difesa

“Se oggi possiamo parlare di tentativi di dialogo è perché l’Ucraina è riuscita in questi mesi a difendersi”, ha aggiunto il capo del governo. Che ha ricordato all’aula di Palazzo Madama  “il costo terribile in vite umane dell’invasione”. Sono state trovate nuove fosse comuni, nei dintorni di Mariupol e Kiev. Dopo quella scoperte in altri luoghi lasciati dai russi. “Siamo all’85esimo giorno di guerra. La speranza dell’esercito russo di conquistare vaste arie in tempi brevi si è scontrata con la resistenza ucraina”. E ancora: sono circa 14 milioni gli ucraini che hanno dovuto lasciare le loro case. Su questo terreno, ha assicurato, l’Italia si muoverà con i partner europei e gli alleati. Per cercare “ogni possibile opportunità di mediazione. Ma dovrà essere l’Ucraina e nessun altro a decidere quale pace accettare. Anche perché una pace che non fosse accettabile per l’Ucraina non sarebbe neanche sostenibile”.

“Sarà l’Ucraina a decidere quale pace”

Poi ha voluto ringraziare la maggioranza. E  anche la principale forza di opposizione per il sostegno dato in questa crisi. Già in altre occasioni Draghi ha riconosciuto il senso di responsabilità di Fratelli d’Italia. E la sua posizione netta di condanna all’invasione di Mosca. “Il governo – ha confermato il premier – intende continuare a muoversi nel solco di questa risoluzione. approvata dal Parlamento”. Quanto all’espulsione di 24 diplomatici italiani decisa dal Cremlino, ha detto che si tratta di “un atto ostile”. Che ricalca decisioni simili prese nei confronti di altri paesi. E che rispondono alla decisione di espellere diplomatici russi dall’Italia e da altri paesi Ue.

“L’Italia è favorevole all’ingresso di Finlandia e Svezia”

L’Italia appoggia con convinzione la richiesta di Svezia e Finlandia di adesione alla Nato“, ha detto ancora perché è necessario affiancare alla Nato “una vera e comune difesa europea”. Parole chiare all’indirizzo di chi, nella stessa maggioranza, storce il naso di fronte all’invio di sostegni a Kiev. E all’allargamento della Nato. “Dobbiamo tenere alta la pressione sulla Russia, attraverso le sanzioni. Perché dobbiamo portare Mosca al tavolo dei negoziati”. Quindi l’Italia approverà il  sesto pacchetto di sanzioni Ue. “Durante la mia recente visita negli Stati Uniti – ha concluso il presidente del Consiglio – ho chiesto al presidente Biden sostegno per un’iniziativa condivisa. Che sblocchi milioni tonnellate di grano bloccato nel Sud dei porti dell’Ucraina. In altre parole che queste navi che portano questo grano siano lasciate passare. E i porti sminati. In altre parole tutte le parti in causa dovrebbero aprire una parentesi di collaborazione. Per evitare una crisi umanitaria. Che farebbe morire milioni di persone nella parte più povera del mondo“.

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