Duro botta e risposta, Zelensky ribalta su Putin e i soldati russi l’accusa di nazismo: ripetete le stesse azioni

8 Mag 2022 13:12 - di Bianca Conte
Putin Zelensky

Botta e risposta a distanza tra Putin e Zelensky. I due leader in guerra rilanciano vicendevolmente l’accusa di nazismo. Il primo, con la solita recriminazione sulla necessità di denazificare l’Ucraina e dintorini. Il secondo addebitando al presidente russo la ripetizione fanatica di quello stesso regime. E così, approfittando della ricorrenza di domani del 9 maggio, quando a Mosca si celebrerà festa nazionale per la vittoria in Europa dell’Unione Sovietica sulla Germania nel secondo conflitto mondiale, Putin affida a un messaggio rivolto agli altri Paesi della Federazione russa un diktat lapidario: «È un dovere comune prevenire la rinascita del nazismo che ha portato tante sofferenze a persone di diversi Paesi». Mentre da Kiev il presidente ucraino replica: «In Ucraina è stata organizzata una sanguinosa ricostruzione del nazismo»…

Botta e risposta Putin-Zelensky: si rilanciano vicendevolmente l’accusa di nazismo

Un rimpallo drammatico di accuse e veementi recriminazioni quello che si è appena consumato dai due fronti contrapposti di Mosca e Kiev, con Putin che – giustificando la sanguinosa invasione in Ucraina – a stretto giro nel suo discorso ha sottolineato anche che: «È necessario preservare e trasmettere ai posteri la verità sugli anni della guerra. I valori spirituali comuni e le tradizioni di amicizia fraterna». Un richiamo quanto mai beffardo, a cui Zelensky ha replicato in un discorso video da Borodyanka, sobborgo di Kiev pesantemente danneggiato dai bombardamenti russi, in cui ha tracciato parallelismi tra l’invasione tedesca nella seconda guerra mondiale e l’attuale invasione russa. «In Ucraina è stata organizzata una sanguinosa ricostruzione del nazismo», ha detto Zelensky nel video in bianco e nero realizzato tra le macerie di un palazzo in occasione della Giornata della Memoria e della Riconciliazione.

Kiev ribalta le accuse su Mosca: «La sua, una ripetizione fanatica del regime nazista»

Zelensky, in un appassionato discorso sulla guerra in corso che sta devastando l’Ucraina, ha imputato alla Russia «una ripetizione fanatica del regime nazista. Delle sue idee. Azioni. Parole e simboli». Di più. «Una riproduzione dettagliata – ha rimarcato il leader ucraino –. Maniacale, delle sue atrocità e un “alibi” che presumibilmente dà uno scopo sacro malvagio», afferma il presidente da Kiev. Che, a sua volta, mette una punta di beffardo anche nel suo messaggio, “esortando” «la leadership russa a tagliare il “mai più” dallo slogan contro la guerra, dopo il lancio del suo attacco il 24 febbraio». E suggerendo di «sostituirlo con lo slogan “Possiamo ripetere”». Perché, ha concluso Zelensky, «dall’inizio dell’invasione, i russi hanno ripetuto molte atrocità naziste, anche se con slogan diversi»…

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