“Fuoco a tutti”, attacco hacker russo ai nostri siti istituzionali: nel mirino Miur, Farnesina, Csm
La guerra di Mosca si sposta dal fronte ucraino alla Rete. Nel mirino dei pirati informatici russi finiscono target sensibili italiani: dalle 22 di ieri è in corso un attacco hacker ad alcuni siti istituzionali di casa nostra. Tra cui quello del ministero dell’Istruzione. Quello Beni culturali. Degli Esteri. Del Csm e perfino dell’Agenzia delle Dogane. A quanto si apprende al momento, l’offensiva sferrata da guastatori all’assalto internetico sarebbe riconducibile al collettivo russo Killnet. Gli specialisti sono al lavoro per mitigare gli effetti dell’azione. In particolare, stanno operando gli esperti della Polizia Postale.
Nuovo attacco hacker dei russi a siti istituzionali italiani
Dunque, secondo quanto sottolinea tra gli altri il sito di Rainews, la polizia postale – che sta lavorando per proteggere i siti – ha confermato il nuovo attacco hacker dei russi a vari portali istituzionali italiani. Un’offensiva informatica che il collettivo russo Killnet ha rivendicato e che – secondo quanto scrive su Telegram – ha preso di mira siti sensibili che, nell’attacco Ddos lanciato nella tarda serata di ieri, avrebbe indicato sui propri canali Telegram in un lungo elenco di obiettivi nel mirino. Forzando l’accesso a una cinquantina di siti tra ministeri, aziende, autorità di garanzia, media, organi giudiziari.
L’annuncio dei cybercriminali: «Fuoco a tutti per liquidare la struttura informativa italiana»
«Fuoco a tutti», hanno scritto i cybercriminali – e riferisce sempre Rainews –. Gli stessi pirati informatici che in un messaggio precedente avevano dato coordinate e istruzioni «per liquidare la struttura informativa italiana». In un attacco di «48 ore» che dovrebbe escludere – secondo le intenzioni enucleate – il sistema sanitario. L’ultima incursione sul web dei cyberattivisti filorussi risale a qualche giorno fa, quando gli hacker pro-Mosca hanno mandato in tilt i siti del Senato e del ministero della Difesa. E si sospetta che abbiano provato a intervenire in Rete per bloccare la serata finale di Eurovision.
L’attacco hacker russo rivendicato dal collettivo Killnet
Non solo. A stretto giro da quell’attacco, il collettivo di sabotatori informatici filorussi Killnet ha rivendicato, attraverso due video postati sempre su Telegram, un nuovo agguato informatico contro il sito della Polizia di Stato, che risultava irraggiungibile. Preannunciando, con l’occasione, altre operazioni imminenti. Non soltanto contro l’Italia. Ma anche contro Usa. Germania. Regno Unito. Lettonia. Romania. Lituania. Estonia. Polonia. E, naturalmente, Ucraina.