Gelmini all’attacco: «Non riconosco più lo stile di Berlusconi, siamo troppo appiattiti sulla Lega»
Non ci sta, non è più a suo agio nel partito. Mariastella Gelmini dice di non riconoscere più lo stile di Berlusconi. E soprattutto critica la rotta azzurra in questi mesi di conflitto. “Quello che sta accadendo ha poco a che fare con la storia del partito in cui milito da vent’anni. Non riconosco lo stile e il metodo del presidente Berlusconi”.
Gelmini: non riconosco più stile e metodo di Berlusconi
Intervista dal Corriere della Sera, la ministra per gli Affari Regionali, all’indomani del vertice di Arcore conferma tutti i dubbi. Le critiche e le perplessità già espresse, con particolare ‘vigore’ dopo la nomina di Licia Ronzulli a coordinatrice della Lombardia. Alla Gelmini non convincono la posizione di Forza Italia sul conflitto russo-ucraino e la linea del Cavaliere sbilanciata verso Putin (anche se poi ha chiarito)”. “Siamo un movimento politico filo atlantista, europeista. Siamo nel Ppe e ci siamo chiamati in passato Popolo della libertà, per la quale gli ucraini stanno combattendo.
“Troppo schiacciati sulla Lega…”
“Mi sembra che in FI ci sia più la preoccupazione di non dispiacere Salvini che di essere in linea con i nostri partner dell’Ue e della Nato”, spiega la ministra azzurra. “La nostra posizione in politica estera non è quella della Lega. Salvini legittimamente ha la sua opinione, ma noi non possiamo rinunciare alla nostra identità e storia. Con il risultato di farci superare in filo-atlantismo da Giorgia Meloni”.
“In atlantismo ci facciamo superare dalla Meloni”
Si dice convinta della precisazione del Cavaliere su Putin. Ma è delusa per non avere ancora sentito un sì forte e convinto all’adesione di Finlandia e Svezia alla Nato. “Né alla decisione di 40 Paesi democratici del mondo di sostenere anche militarmente gli ucraini. Con cosa dovrebbero contrapporsi gli ucraini? Con le armi bianche? E la capziosa distinzione è lo specchio su cui si arrampica con le unghie il M5S di Conte”.
La linea pacifista svela l’ipocrisia di Conte e i 5Stelle
La linea ‘pacifista’ di Forza Italia e Lega non funziona. “Comprendo la necessità di rassicurare i cittadini. Ma non lo si fa rischiando di spaccare l’unità del Paese e dell’Occidente”. Poi un colpo di fioretto ad Antonio Tajani, vice di Berlusconi. “Forse Tajani è a conoscenza di piani segreti dell’Ucraina per invadere la Russia. Però, allo stato, è la Russia ad avere invaso all’Ucraina. Parlando di “attacchi alla Russia” si fa un favore alla falsa contro-narrazione russa”. E ancora: “Ci sono momenti della storia in cui i partiti devono fare appello ai propri valori e identità. E scegliere di stare dalla parte giusta, guidando l’opinione pubblica e non facendosi guidare“