Gli italiani spenderanno 2000 euro in più. E Draghi regala il bonus da 200 euro ai percettori di rdc
Sono ritocchi significativi quelli che una nuova riunione del Consiglio dei ministri ha apportato ieri al decreto aiuti varato lunedì scorso. Il bonus di 200 euro una tantum per i redditi sotto i 35mila euro verrà esteso anche a chi percepisce il reddito di cittadinanza.
La questione l’ha sollevata dal ministro del Lavoro Andrea Orlando e il capodelegazione M5S al governo, il responsabile delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, e ha ottenuto il disco verde. Dunque il bonus andrà a pensionati, lavoratori dipendenti, autonomi e disoccupati, collaboratori domestici, nonché ai beneficiari del rdc.
Il provvedimento aveva lo scopo di stanziare nuove risorse per far fronte agli effetti economici della crisi energetica e della guerra in Ucraina. Ma l’aiutino deciso da Palazzo Chigi non è certo sufficiente a sostenere gli italiani colpiti dagli effetti del conflitto.
Il bonus da 200 euro infatti “è estremamente limitato: coprirà solo il 10% della maggiore spesa a carico delle famiglie italiane”, ha commentato il segretario generale della Fabi, Federazione autonoma bancari italiani, Lando Maria Sileoni.
“Con l’inflazione – ha aggiunto – che cresce e già oscilla tra il 6,5% e il 7%, per le famiglie italiane ci sarà un incremento della spesa medio di circa 1.950 euro l’anno, quindi vuol dire che i 200 euro rappresentano soltanto un decimo dei maggiori costi a carico degli italiani. Il bonus, che costa allo Stato circa 6 miliardi di euro sarà automatico per lavoratori e dipendenti, che lo riceveranno, probabilmente entro giugno, direttamente in busta paga o con l’assegno Inps, senza fare alcuna domanda; mentre non è chiaro ancora il meccanismo per gli autonomi, anche perché il provvedimento non è ancora stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale”.