Gualtieri vuole trovare casa ai rom: l’affitto fino a 800 euro lo paga il Comune

30 Mag 2022 11:21 - di Redazione
rom

La giunta Gualtieri intende chiudere i tre campi nomadi di Candoni, Salviati e Lombroso puntando sull’integrazione. Ovviamente a spese dei contribuenti cioè con i soldi pubblici. E questo in una città dove non ci sono soldi per riparare le buche e per tagliare l’erba negli spazi verdi, cioè ciò che rappresenta l’ordinaria amministrazione. Il sindaco Gualtieri e i suoi collaboratori tuttavia stanno studiando per i rom “un percorso che prevede anche aiuti economici. Fino a diecimila euro, per il «sostegno alloggiativo», passando per la regolarizzazione dei documenti di soggiorno e di residenza, l’inserimento nel mondo del lavoro e la scolarizzazione dei bambini”.

La strategia del sindaco per sgomberare i campi nomadi

La notizia la riporta oggi Il Messaggero, specificando che il piano sarebbe rivolto a una platea di circa duemila persone e che dovrebbe arrivare all’obiettivo entro il 31 dicembre. “Per mettere in pratica questa strategia – scrive il quotidiano – l’amministrazione comunale ha varato un bando in tre lotti separati, appena scaduto, «per sostenere percorsi di inclusione sociale della popolazione presente nel villaggio attrezzato» e così «di consentirne il superamento». L’appalto prevede, come piano per la chiusura del campo, la regolarizzazione dei documenti di chi vi abita. Poi «orientamento, consulenza e informazione per l’accesso al mercato del lavoro», anche mediante «l’attivazione di tirocini e corsi di formazione», e «attivazione di laboratori educativi e di apprendimento e sviluppo di abilità professionali dedicati agli adolescenti e ai giovani adulti»”.

Contributo di 10mila euro per la casa in affitto

Ancora, “per l’inclusione lavorativa sono previsti contributi, fino a un massimo di cinquemila euro per ogni nucleo familiare, destinati all’avvio «di piccole realtà imprenditoriali» e a sostenere «spese per acquisizione di licenze, patenti ed espletamento pratiche». Quindi c’è il sostegno all’autonomia abitativa, anche attraverso un contributo da diecimila euro, per ottenere il quale è necessaria «la sottoscrizione e la registrazione del contratto di locazione per alloggi singoli o in coabitazione e sarà erogato direttamente ai proprietari degli immobili locati», per un importo massimo di 800 euro al mese”.

Un piano costoso che non mancherà di creare polemiche

Si tratta di un piano molto costoso, che non mancherà di suscitare polemiche e doverosi interrogativi. Innanzitutto relativi a chi non ha i documenti in regola. Che si fa con queste persone? E poi quali sarebbero queste piccole realtà imprenditoriali per le quali arriverebbe un sostegno di 5000 euro e che le famiglie rom dovrebbero condurre senza alcuna formazione? Domande lecite in una città che appare immersa nel degrado, anche grazie all’eredità lasciata dalla giunta grillina di Virginia Raggi, e dove le poche risorse devono essere ben spese, con progetti mirati e non aleatori o utopistici.

 

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