Il “giallo” dell’isola russa scomparsa da Google Maps agita gli Usa. Potrebbe esserci una base segreta
Una misteriosa scomparsa, da “Google Maps”, inspiegabile, se non con la dietrologia bellica. L’isolotto di Jeannette, nel mar di Siberia, non compare più dalle mappe satellitare, come se fosse esploso, disintegrato, volatilizzato. Ma forse la spiegazione è più semplice: i russi, che vantano hacker molto in gamba, forse l’hanno “sbianchettata” per motivi di sicurezza nazionale. Forse lì si nasconde una base segreta nucleare, ecco perché Mosca, come ha scritto il Mirror, ha deciso di oscurarla, nei primi giorni della guerra in Ucraina.
L’isola scomparsa da Google Maps, al suo posto un buco nero
L’isola di Jeannette è quasi del tutto coperta dal ghiaccio, due chilometri di lunghezza in territorio russo, era stata scoperta da un ufficiale della Marina americana, George De Long, che era alla ricerca di acque aperte nell’Oceano Artico e piantò lì la bandiera Usa cedendola ali Stati Uniti, nel 1881. Successivamente la Russia dichiarò l’isola di Jeannette come suo territorio e oggi appartiene alla Repubblica di Sakha della Federazione Russa, senza contestazioni da parte degli Stati Uniti.
Perché è stata oscurata da Google Maps? Difficile dirlo, al suo posto appare un “buco nero” e la società che realizza le mappe per Google non ha voluto spiegare la motivazione della sparizione dell’isola di Jeannette.