Il sorriso amaro di Falcone mentre legge il biglietto di minacce (video) undici giorni prima della strage
Sono passati 30 anni da quel 23 maggio 1992 quando a Capaci, sulla strada del ritorno da Roma, il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, e gli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro vengono uccisi dalla mafia in un attentato che segnerà per sempre la storia del Paese. Alle 17:58, al passaggio con la scorta per Capaci, 1000 kg di tritolo sistemati all’interno di fustini in un cunicolo di drenaggio sotto l’autostrada esplodono investendo in pieno il corteo di auto e uccidendo sul colpo gli agenti Montinaro, Schifani e Dicillo. Un’ora e sette minuti dopo l’attentato, Giovanni Falcone muore dopo alcuni disperati tentativi di rianimazione. Francesca Morvillo, sua moglie, morirà in serata. Undici giorni prima, a Roma, era accaduto qualcosa…
Il biglietto con le minacce letto da Falcone a un convegno dell’Adnkronos
Undici giorni prima, l’ennesimo biglietto minatorio ricevuto da Falcone durante un convegno sulla droga, organizzato a Roma dall’Adnkronos. In questo video il volto del giudice Falcone si modifica in un ghigno, un sorriso amaro mentre scorre il messaggio nel quale gli si annuncia la volontà di farlo fuori.