Ironie sui calabresi, la giornalista tv Sara Pinna chiede scusa. L’emittente Tva le conferma piena fiducia (video)
Sara Pinna, la giornalista veneta finita nell’occhio del ciclone per le ironie con un bimbo calabrese alla fine di Cosenza-Vicenza, non riceverà alcun tipo di procedimento disciplinare. Lo hanno annunciato i responsabili dell’emittente veneta Tva. E la stessa reporter he chiesto ufficialmente scusa.
Sara Pinna: “Sono di origini sarde, non volevo offendere nessuno”
«Ribadisco le mie scuse al bambino, alla sua famiglia, ai tifosi del Cosenza e a tutti coloro che si sono sentiti offesi per una frase sbagliata che non rispecchia in alcun modo il mio pensiero e la mia sensibilità, io stessa sono di origini sarde, in Veneto per lavoro dei miei genitori, quindi non vi erano in me le intenzioni maligne che mi vengono attribuite dai numerosi commenti sui canali social, molti dei quali hanno oltrepassato ogni limite di decenza e di legge, ma di questo si occuperà nelle sedi opportune la magistratura». Lo scrive sul sito della sua emittente, la veneta Tva, Sara Pinna, giornalista entrata nella bufera social per lo sfottò a un bambino tifoso del Cosenza, al termine della partita dei playout di serie B che ha visto i calabresi battere per 2-0 il Vicenza, decretando la retrocessione dei veneti in serie C. Il bambino aveva commentato “Lupi si nasce”, e Pinna ha replicato in studio “ma gatti si diventa, tanto verrete tutti in pianura a cercare lavoro”. In seguito la replica diventata virale sui social del padre del piccolo tifoso.
«Le parole finite nell’occhio del ciclone -scrive l’emittente- sono state pronunciate durante il “terzo tempo” di una partita meritatamente vinta sul campo dal Cosenza, a cui vanno i complimenti e gli auguri per un altro campionato ricco di soddisfazioni e successi da tutto il team di Diretta Biancorossa. Dopo un confronto interno, i vertici di Videomedia hanno accolto le scuse e hanno confermato la fiducia nella professionalità di Sara Pinna».
Il governatore calabrese Occhiuto: “Grave violenza verbale, intervenga l’Ordine dei Giornalisti”
“Questa ‘giornalista’ si è rivolta ad un bambino calabrese di 7 anni – che esultava per la vittoria del Cosenza – con l’ennesima frase razzista. Mi chiedo come si possa ridurre la bellezza dello sport a tanta violenza verbale come avvenuto nelle ultime settimane. Auspico che l’ordine dei giornalisti prenda immediatamente provvedimenti, e che qualcuno – umilmente – inizi a chiedere scusa pubblicamente”. Lo scrive su Facebook Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, pubblicando il video, divenuto virale, di quanto accaduto lo scorso 20 maggio, nel post-partita di Cosenza-Vicenza, durante una diretta dell’emittente locale veneta Tva.
L’Odg Veneto avvia un procedimento disciplinare
«Il video della trasmissione è stato acquisito e verrà trasmesso, nei prossimi giorni – sottolinea l’Ordine veneto -, ai Consigli di Disciplina Territoriali, che istruiranno le pratiche. L’Ordine dei Giornalisti del Veneto richiama al rispetto della Carta deontologica, in particolare alla tutela della dignità delle persone, alla tutela del diritto alla non discriminazione e ai doveri in tema di informazione sportiva, che condannano gli atteggiamenti minacciosi, scorretti, razzistici».