La furbata di Letta per scaricare i Cinquestelle senza darlo a vedere: l’arma è il proporzionale
All’ordine del giorno c’erano guerra, referendum e alleanza con i Cinquestelle. Ma «la parte più politica» dell’intervento di Letta è stata quella sulla legge elettorale. A sottolinearlo è stato un dirigente dem a margine della direzione del partito, nella quale «Enrico è stato bravo, ha accontentato tutti», ha sottolineato un altro dirigente, parlando con l’Adnkronos. E, in effetti, il segretario con una decisa apertura alla riforma del voto – che poi significa proporzionale – è riuscito a dare un colpo al cerchio e uno alla botte, ovvero a dare guazza contemporaneamente tanto a chi continua a guardare al campo largo quanto a chi vorrebbe archiviare l’alleanza con il M5s, che ormai appare anche la sua linea.
Letta: «Fondamentale la riforma della legge elettorale»
«Con il taglio dei parlamentari e con l’attuale legge elettorale si andrebbe a un voto in cui alla fine chi decidesse di votare, voterebbe semplicemente per i capi partiti, senza rappresentanza territoriale. Quindi dobbiamo tentare di convincere la altre forze politiche a cambiare la legge elettorale», ha detto il segretario dem, parlando della riforma come «fondamentale». Letta ha anche aggiunto di non credere «all’autosufficenza» e che si deve «continuare a lavorare e ricercare alleanze». «Lavoro – ha aggiunto – che va svolto qualunque sia la legge elettorale».
Il ruolo del proporzionale nelle alleanze
È evidente però che alleanze e legge elettorale sono profondamente connesse e che il cambio della prima è determinante anche per la definizione delle seconde. Benché Letta non l’abbia citato esplicitamente è chiaro che si parla di proporzionale, per il quale un’ampia fetta di partito spinge da tempo e che nella pratica poi significa mani libere sulla definizione dei futuri assetti. Gioca un ruolo importante in questo ragionamento anche l’imminenza delle amministrative, che consentirà al Pd di fare una valutazione specifica sulla convenienza dell’alleanza con i Cinquestelle e, eventualmente, a quali condizioni.
Così Letta «ha accontentato tutti»
Per questo il tema della legge elettorale, come notato all’interno dello stesso Nazareno, è stato il tema più politico della direzione, quello con la maggiore valenza strategica per quanto riguarda le relazioni esterne e con un deciso impatto anche sulle relazioni interne, tanto da consentire alle diverse anime del Pd si sentirsi tutte accontentate. In attesa, almeno, di una occasione per tornare in fibrillazione.