Mamme, festa e lavoro: la triade non sta insieme. Crosetto rilancia il drammatico tweet di una madre
Mamme, festa della maternità e lavoro: le tre cose non sempre vanno insieme. Anzi, sempre più spesso i conti non tornano. Lo testimonino, una volta di più, un’indagine di Save the Children. E un tweet di Guido Crosetto che rilancia il drammatico messaggio di una lavoratrice-madre. Intanto, domenica sarà la festa della mamma. Una celebrazione indetta dal mercato, ma che ha il pregio di incensare un valore che, per ruolo e per dedizione, le donne celebrano tutti i giorni. A dispetto di quello che la cronaca è costretta a denunciare. Degli slogan che il dogmatismo gender punta ad accreditare. E delle statistiche come l’ultima in oggetto.
Festa della mamma, maternità e lavoro: il report e il tweet di Crosetto
Quella proposta da Save the Children, appunto, che ci dice che le donne scelgono la maternità sempre più tardi (in Italia l’età media al parto delle donne raggiunge i 32,4 anni). Che fanno sempre meno figli (1,25 il numero medio di figli per donna). E che denunciano spesso – come nell’indagine in oggetto – con quale drammatica frequenza le lavoratrici madri siano obbligate a rinunciare a lavorare a causa degli impegni familiari (il 42,6% delle donne tra i 25 e i 54 anni con figli, risulta non occupata). Con un divario rispetto ai loro compagni di più di 30 punti percentuali.
La triade non sta insieme, anzi per l’indagine di Save the Children…
Oppure come – laddove il lavoro sia stato conservato – molte volte si tratta di un contratto part-time (per il 39,2% delle donne con 2 o più figli minorenni). Solo poco più di 1 contratto a tempo indeterminato su 10, tra quelli attivati nel primo semestre 2021, è a favore delle donne. Basti pensare, spiega il report di Save the Children nel dettaglio, che nel solo 2020 sono state più di 30mila le donne con figli che hanno rassegnato le dimissioni. Spesso per motivi familiari. Anche perché non supportate da servizi sul territorio, carenti o troppo costosi, come gli asili nido. (Nell’anno educativo 2019-2020 solo il 14,7% del totale dei bambini 0-2 anni ha avuto accesso al servizio finanziato dai Comuni). Insomma, penalizzate da una drammatica mancanza d’attenzione al welfare. Un dato che rende il nostro Paese fanalino di coda in Europa sulla non certo marginale questione.
Guido Crosetto rilancia il drammatico tweet di una madre…
Questi i dati diffusi oggi nel 7° Rapporto di Save the Children Le Equilibriste: la maternità in Italia 2022, presentato alla vigilia della Festa della mamma. E quello – postato in basso – il tweet che prima ancora dell’indagine che assevera con la veridicità della matematica percentuale un quadro a dir poco critico sulla maternità in Italia, Guido Crosetto ha postato. Rilanciando denuncia e sconforto di una delle tante madri che non è e non vuole essere solo un numero in un report. La didascalia al doloroso cinguettio della donna pubblicato da Crosetto dice già tutto. «No, aspettate un secondo. Questo messaggio merita di diventare virale. Di far smuovere i controlli. Ripristinare la giustizia. E di veder sanzionato con severità esemplare chi si comporta così». E la lettera-denuncia che la riflessione dell’imprenditore piemontese spiega nel dettaglio perché.
Licenziata mentre per la figlia si ipotizza una leucemia (per fortuna scongiurata)…
Esordendo con il dire: «Sono colpevole. Colpevole di non essere andata a lavoro per una settimana perché mia figlia è stata una settimana in ospedale perché aveva i globuli bianchi altissimi e i medici sospettavano avesse la leucemia». Una lettera drammatica che poi prosegue: «Mi è stato comunicato stamattina che il rapporto di lavoro si sarebbe interrotto e sono scoppiata a piangere davanti a chi mi ha licenziata, perché per l’ennesima volta mi rendo conto che essere mamma in Italia non è possibile. O lavoro o faccio la mamma»… Insomma, un quadro critico, quello che emerge dal Rapporto, ad iniziare dal tasso di natalità che nel 2021, nel nostro Paese, segna l’ennesimo minimo storico dall’Unità d’Italia ( I nuovi nati, infatti, calano al di sotto della soglia dei 400mila (399.431), in diminuzione dell’1,3% sul 2020 e di quasi il 31% rispetto al 2008). E che apre a scenari drammatici come quello denunciato dalla mamma del tweet di Crosetto. Che non possono e non devono passare inosservati fino alla prossima Festa della mamma…