Pera: «Meloni ha lanciato una sfida seria e importante. Se ce la farà, basta con gli alibi»
Fresco di standing ovation alla conferenza programmatica di Fratelli d’Italia a Milano, Marcello Pera si confessa al Foglio. È diventato meloniano? L’ex presidente del Senato sorride. “Sono un uomo libero. Vado dove penso di poter dire qualcosa”. Quanto l’hanno pagata?, scherza l’intervistatore. “È noto che sono un mercenario avido. Volevano pagarmi, in nero, ma ho rifiutato”.
Pera: sono un uomo libero. La Meloni mi piace
Si parte dalla guerra. Pera appare contrariato dalla posizione ondivaga della Lega. “Chi non vuole spedire armi all’Ucraina potrebbe presto imbracciarle per difendersi”, dice. “Salvini è volato in Polonia dove è stato dileggiato da un sindaco di paese. Ripete da settimane che vuole mettere fiori dentro i cannoni di Putin. Era pronto a partire per Mosca. Non credo che a Mosca ci sia qualcuno che attenda Salvini”. Guarda con molto interesse, invece, al percorso di Fratelli d’Italia. Ancora in fieri ma autentico.
“Fratelli d’Italia ha lanciato una sfida”
“Credo che Meloni ha lanciato una sfida, in primo luogo a se stessa. Che questa sfida è seria e importante. Se sarà capace di trasformarsi in una forza liberal-conservatrice non ci saranno più alibi”. Quindi voterà Meloni? “Se quel passaggio sarà compiuto – risponde l’ex seconda carica dello Stato – non c’è dubbio che un partito liberal-conservatore sarà legittimato a governare. Meloni diventa sempre più votabile”.
Putin ha attaccato tutto l’occidente
Su Vladimir Putin nessun dubbio. “Sono tra quelli convinti che l’attacco di Putin sia rivolto a tutto l’occidente. Putin non si fermerà. Vuole riscrivere i confini“. Insomma nessuna comprensione per la strategia dello zar. “Il suo giudizio sull’occidente è che si tratti di un continente degradato, secolarizzato, scristianizzato. Ritiene l’occidente una terra da denazificare. Deve essere preso sul serio, alla lettera”. Putin va fermato sul terreno e con le armi, dice Pera. “Solo così sarà costretto a sedersi al tavolo e trattare. Se lo si lascia avanzare detterà le regole”.
Salvini pensi a un progetto per l’Italia. Così non va
Il mio consiglio a Salvini è di fermarsi a riflettere sull’identità sua e del centrodestra. Di avere un progetto per l’Italia. E non limitarsi alle piccole polemiche quotidiane. “Voi del Foglio – avverte ironico Pera- non fate come i vostri fratelli maggiori. Che oggi ammazzano Salvini per esaltare Meloni. E poi ammazzeranno Meloni perché fascista”. È un giocherello della sinistra assai vecchio e banale. Il processo che la Meloni ha scelto di compiere sarà lungo, complesso, ma è utile e per questo va sostenuto”.
Un partito conservatore non è antieuropeo
Poi chiarisce l’identità di un partito conservatore è euro- critico ma non antieuropeo. “Un partito conservatore deve essere aperto al mercato e antistatalista. Da ultimo, deve essere una roccia a difesa della nostra tradizione occidentale e cristiana”. E la classe dirigente meloniana? “Nemmeno al Pci quando cambiò nome venne chiesto di avere una classe dirigente nuova dalla sera alla mattina. Voglio dire che gli uomini si precipitano dove annusano odore di vittoria. E si ribattezzano in fretta. Ricorda Veltroni che non era mai stato comunista? Non sarà difficile per Meloni avere gli uomini adeguati. Il problema sarà distinguerli dagli opportunisti”.
Pera è un grande intellettuale ed un grande politico. Giustamente valorizza il ruolo dei Conservatori.
Speriamo che gli italiani diano fiducia alla destra.
Il cammino è ancora lungo e impervio!
Vai avanti Giorgia , vedrai quanti simpatizzanti che attualmente si nascondono e non escono allo scoperto che usciranno a volere entrare a far parte del Partito dei Conservatori Italiano . Sono fermamente convinto che faremo Bingo . Ovviamente da stare molto attenti e fare uno screening per i tanti opportunisti.
Dai Dai Dai….,,,,,…..