Mascherine in classe, nel governo è “tutti contro tutti”. Il sottosegretario Sasso attacca il ministro Speranza

18 Mag 2022 14:59 - di Bianca Conte
mascherine in classe

Mascherine in classe, il sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso proprio non ci sta. E sbotta in una veemente intemerata contro il ministro Speranza e la decisione del ministeo da lui guidato di continuare a mantenere l’obbligo del “bavaglio” a scuola. In aule già roventi. Oltretutto quando gli stessi studenti hanno la facoltà, stante le misure del governo, di abbandonare il dispositivo di protezione che resta incollato sulle loro bocche in classe, nei luoghi di ritrovo e in ambito extra-scolastico. Una contraddizione che stride con logica e buon senso che il sottosegretario leghista “di lotta e di governo” non manca di sottolineare in un acceso post su Facebook. Un messaggio social che sta facendo molto discutere, in ore in cui la tenuta della maggioranza vacilla. E su più fronti

Mascherine in classe, il sottosegretario Sasso contro il ministro Speranza

«Il dibattito sull’uso delle mascherine a scuola imporrebbe che il ministro Speranza, una volta per tutte, ammettesse che la sua pervicacia è dettata esclusivamente da considerazioni politiche», recita il post di fuoco che il sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso ha pubblicato su Facebook. Sottolineando che «non è infatti solo il sottoscritto ad aver sollecitato la rimozione dell’obbligo per l’ultima parte dell’anno scolastico. Né si tratta di un sentimento comune solo a qualche esponente di partito. Come lo stesso sottosegretario Costa. O a gran parte delle famiglie italiane».

Mascherine a scuola, un infuocato post su Facebook cala la mannaia sulla risoluzione del governo

«Eminenti rappresentanti del mondo della scienza e della ricerca, dal professor Bassetti alla professoressa Gismondo. Fino al professor Anelli – evidenzia – concordano sul fatto che, almeno quando si è seduti al proprio posto in classe, le mascherine potrebbero benissimo essere tolte senza rischi. Non solo. Lo stesso professor Rezza, ex membro del Comitato tecnico scientifico e autorevolissimo collaboratore del Governo, ha candidamente ammesso che il ministero della Salute non sarebbe in possesso di studi in grado di fornire una base scientifica alle tesi del ministro Speranza».

Mascherine in classe, Sasso contro Speranza: ci spieghi il senso

«Evidentemente, mentre nel Paese tutte le restrizioni che riguardano attività produttive, commerciali e ricreative, vengono via via smantellate – ribadisce il Sottosegretario – si è scelto di penalizzare solo il mondo della scuola. Il quale, va sottolineato, nei due anni della pandemia ha risposto con enorme senso di responsabilità alla campagna vaccinale. Come a tutte le misure prese dal Governo. Spieghi agli Italiani il ministro Speranza quali evidenze scientifiche, ad esempio, giustifichino l’eliminazione delle mascherine nei luoghi di ritrovo degli stessi studenti. I quali poi sono invece costretti a tenerle per ore in aule che sono ormai roventi. I nostri ragazzi e i docenti lamentano difficoltà respiratorie, senso di nausea e altri malori. Perché continuare ad accanirsi sulla comunità scolastica? Ministro Speranza – conclude Sasso – ammetta l’errore e torni sulla sua decisione».

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