Mosca boccia il piano di pace italiano: “E’ basato tutto sulle bugie di Kiev”. La Nato rilancia
24 Mag 2022 13:45 - di Elsa Corsini
Il piano italiano per la pace incassa la bocciatura di Dmitry Medvedev. “È un puro flusso di coscienza slegato dalla realtà”, ha detto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo. Secondo il quale il piano è stato elaborato basandosi sulle menzogne di Kiev. “L’Occidente ha abbracciato il desiderio di creare ‘piani di pace’ che dovrebbero portare a una soluzione della crisi in Ucraina. E andrebbe bene. Se si trattasse di avanzare opzioni che almeno in qualche modo tengano conto della realtà. Ma questo è solo un puro flusso di coscienza”, ha scritto Medvedev nel suo canale Telegram. Riferendosi sempre alle notizie di stampa sul piano italiano in quattro fasi, Medvedev ha affermato che “si ha la sensazione che non sia stato preparato da diplomatici”.
Mosca boccia il piano di pace italiano
All’espansione delle infrastrutture della Nato in Finlandia e Svezia, che Mosca vede come una minaccia diretta alla sicurezza, la Russia reagirà. Parola di Nikolaj Patrushev, segretario del Consiglio di sicurezza di Mosca. Parole di sfida arrivano anche dal ministro degli esteri russo Lavrov: “Chi vuole la nostra sconfitta, non conosce la storia”. Parole che arrivano mentre, secondo il premier ucraino Zelensky, Mosca si prepara a riprendere l’offensiva nell’area di Vasylivka a Zaporizhzhia. E i combattimenti non sembrano trovare sosta. La Cnn infatti propone foto satellitari che dimostrerebbero un vero e proprio saccheggio del grano da parte dei russi, nel porto di Sebastopoli in Crimea.
Stoltenberg: la Nato pronta alle reazioni russe dal 2014
Intanto Jens Stoltenberg dal Forum in corso a Davos alza la voce. “Putin voleva meno confini con la Nato, ne avrà di più”. Possiamo essere stati scioccati dalla brutale invasione russa dell’Ucraina – ha detto il numero uno dell’Alleanza atlantica – ma non dovremmo esserne sorpresi. “L’invasione è stata uno degli atti di aggressione militare meglio previsti di sempre. Dalla prima invasione dell’Ucraina nel 2014, la Nato si adatta e si prepara. Quando la Russia ha invaso l’Ucraina ancora quest’anno, la Nato era pronta. E abbiamo dispiegato forze aggiuntive sul versante orientale dell’Alleanza”. In ogni caso, ha detto Stoltenberg, “la Nato non sarà parte della guerra. Non ci sarà alcun coinvolgimento diretto dell’Alleanza nel conflitto. Anche se aiuterà gli ucraini a difendersi dall’aggressione russa”. L’Unione europea, invece, concorderà un embargo sulle importazioni di petrolio russo “entro pochi giorni”. Lo ha riferito il ministro dell’Economia tedesco Robert Habeck, che però ritiene che “questa idea funziona solo se partecipa un gran numero di Paesi. E quello che manca ancora”.