Musumeci incassa la scuse di Micciché ma lo gela con una frecciata: “Ha detto cose stupefacenti…”

12 Mag 2022 16:04 - di Lucio Meo

Nello Musumeci non le manda a dire, come da carattere. “Per Miccichè sono stato cinque anni a ‘rompere la min…? Non sono un esperto della materia, ma mi dispiace che il Presidente del più antico Parlamento d’Europa debba pronunciare questi termini. Ma sono convinto che sia stata una battuta stupefacente… nel senso che ha creato stupore. Non sono malizioso, io uso la lingua italiana”. Una battuta che richiama le vicissitudini giudiziarie e personali relative al consumo di droga, quella formulata dal governatore siciliano, intervenuto a ‘Un giorno da pecora‘ dopo l’intervista rilasciata dal Presidente Ars Miccichè su Musumeci alla Stampa con pesanti accuse e veti rivoltigli contro.

Musumeci incassa le scuse di Micciché e lo “perdona”, però…

“Il centrodestra che è maggioranza morale in Sicilia se si presentasse diviso, si suiciderebbe. E’ una questione nazionale di metodo su come trovare un punto di equilibrio e la Sicilia è il primo ostacolo su questo punto di equilibrio, ma sono convinto che lo troveremo”, aggiunge ancora Musumeci, che poi svela il retroscena delle scuse inviategli da Micciché dopo quell’intervista in cui gli dava del fascista, e non solo. “Mi ha mandato un sms che ho visto poi la sera, le scuse sono assolutamente accettate. Tra persone che hanno ruoli di responsabilità istituzionale non si può avere risentimento. Mi ha definito un ‘fascista vero? Il problema per il centrodestra è il centrosinistra, è quello l’avversario, tutto il resto mi sembra davvero marginale. Sto governando da 5 anni con lo stesso governo dell’insedimento, mai un giorno di crisi in Sicilia, 4 assessori di Fi su 12. E’ una tempesta in un bicchiere d’acqua, non è il nodo della questione. Bisogna combattere il centrosinistra che è il vero avversario”. Parlando del no di Miccichè alla sua ricandidatura aggiunge: “Sono convinto che prevarrà il buon senso, la Sicilia non è laboratorio? Il centrodestra è compattissimo in Sicilia, tanto è vero che non c’è crisi di governo”.

La ricandidatura alla presidenza e il sostegno della Meloni

“Io sarò ricandidato, si tratta solo di capire quale sarà il perimetro. Piano piano. Io spero che ci sia l’alleanza di tutto il centrodestra, decideranno i partiti che hanno deciso la mai candidatura, sono le forze politiche che devono concordare con il candidato quale sia la soluzione migliore. Per ora abbiamo 4 forze politiche, vedremo cosa faranno gli altri…”, è il parere del Governatore siciliano.

“Non è Giorgia Meloni che mi vuole ricandidare ma chiede semplicemente l’applicazione di una norma che prevede che il presidente uscente venga ricandidato, non è un capriccio della Meloni. Perché bisogna fare una eccezione in Sicilia? – dice – Se la norma vale per i sindaci uscenti e i presidenti non si vede perché non si debba applicare”. Alla domanda sul perché c’è chi, come Gianfranco Miccichè, non lo vuole ricandidare, Musumeci replica: “Non lo so, bisogna chiederlo a loro”.

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