Napolitano operato all’addome. Il chirurgo: «Il presidente ha superato l’intervento e sta bene»
Questo pomeriggio i medici hanno sottoposto il Presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, a un intervento chirurgico all’addome. L’operazione, di cui dà conto lo staff chirurgico nel bollettino medico post-operatorio, «è stato condotto con tecnica mininvasiva». Ed è «riuscito», fa sapere l’equipe del Dipartimento Interaziendale dell’Azienda San Camillo-Forlanini ed Inmi Spallanzani. Tranquilla anche la fase post-operatoria. Che la squadra medico-chirurgica che ha eseguito l’operazione ha riassunto velocemente dichiarando: «Intervento riuscito. Ora il Presidente emerito è in terapia intensiva. È sveglio» e il quadro clinico di riferimento «stazionario».
Napolitano operato all’addome
«Attualmente Napolitano, ricoverato in terapia intensiva, è sveglio con quadro clinico stazionario. La prognosi resta riservata», conclude la nota informativa della struttura capitolina. L’operazione che ha condotto l’equipe del Professor Giuseppe Maria Ettorre, il chirurgo addominale a capo del team che ha eseguito l’intervento allo Spallanzani di Roma, ha previsto il ricorso a una «tecnica mininvasiva». «Il presidente emerito Giorgio Napolitano ha subito un intervento all’addome. Napolitano – ha poi aggiunto il chirurgo – sta bene ed ha superato l’intervento. Le sue condizioni sono compatibili con quelle di un paziente della sua età». Concludendo: «Il presidente sta bene ed è sveglio. Ha superato l’intervento, ma ovviamente è in terapia intensiva in prognosi riservata. Non posso dire di più».
Il presidente del bis al Quirinale
Fino alla rielezione di Mattarella del gennaio scorso, Giorgio Napolitano è stato il primo presidente della Repubblica eletto con due mandati alla guida del Paese. L’ex inquilino del Quirinale è stato eletto come 11esimo presidente della Repubblica il 15 maggio 2006. Quindi, con un secondo mandato, il 20 aprile 2013. Tuttavia, l’incarico bis durò meno di due anni e Giorgio Napolitano decise di rimettere la sua carica nella mani del parlamento il 14 gennaio 2015. A lui successe Sergio Mattarella.