Oligarchi morti, giallo sull’ultimo caso misterioso: i sospetti su 5 suicidi o stragi familiari legate a Gazprom

4 Mag 2022 10:23 - di Greta Paolucci
oligarchi morti

Il giallo delle morti degli oligarchi russi e dei vertici del colosso russo Gazprom – o di una delle sue controllate – s’infittisce sempre di più. Di giorno in giorno aumentano le morti misteriose. Nelle ultime 24 ore, infatti, un altro manager russo è morto in circostanze a dir poco oscure. Si tratta del Ceo del resort di Gazprom, Andrei Krukovsky, morto a Sochi cadendo da una scogliera. A riferirlo è l’agenzia russa Tass, che dà conto della vicenda, spiegando che l’imprenditore russo 37enne è deceduto recandosi in direzione della fortezza di Aczipsinskoy. Si tratterebbe di un incidente, insomma. Almeno quanto per gli inquirenti di Mosca, gli omicidi-suicidi di Sergey Protosenya Vladislav Avayev e dei loro cari sarebbero archiviabili come stragi familiari compiute all’apice di un momento “imperscrutabile”…

Oligarchi morti, dalla Russia un altro decesso “misterioso”

Dunque, stavolta è toccato a Krukovsky alimentare il giallo delle misteriose morti di nomi noti della nomenclatura imprenditoriale russa legata al colosso del gas. Il direttore del resort sciistico del gigante russo Gazprom – che riferisce il media polacco Onetgestiva la struttura di Sochi dal 2019. Ma che già nel 2014 aveva preso parte all’organizzazione dei Giochi invernali della città, è deceduto in circostanze “poco chiare” – al vaglio degli inquirenti – in un luogo che conosceva bene. E dove sarebbe precipitato inavvertitamente, «cadendo da una scogliera». Poi, portato in ospedale, è morto a causa delle ferite.

Il caso dell’imprenditore deceduto a Sochi e gli altri casi “sospetti” di oligarchi morti

Un caso, il suo, che si lega – quanto meno per la coincidenza cronologica ravvicinata – al doppio giallo delle morti quasi contemporanee – una in Spagna e l’altra a Mosca – di due noti oligarchi russi: Sergey Protosenya Vladislav Avayev. Imprenditori di successo e uomini tempo addietro vicini a Putin. Rispettivamente, il primo, ex presidente di Novotek, (azienda russa del gas), e con patrimonio stimato di oltre 400 milioni di euro, trovato impiccato nel giardino della sua villa di Lloret del Mar, dove stava trascorrendo le vacanze con la famiglia. All’interno della lussuosa residenza, invece, giacevano i corpi della moglie e della figlia 18enne, massacrate a colpi di ascia.

Diventano 5 le morti sospette etichettate come suicidi o stragi familiari

Il secondo, invece, ex funzionario del Cremlino e vicepresidente di Gazprombank, protagonista al centro dello stesso tragico scenario. Stavolta siamo in un prestigioso appartamento di un grattacielo di Mosca. Dove la polizia ha rinvenuto riverso nel suo stesso sangue, e con una pistola ancora in pugno, il cadavere dell’uomo. Poco distanti da lui,  i corpi esanimi della moglie Yelena, incinta. E della figlia minore della coppia, Maria, appena 13enne

Tutte vittime legate in qualche modo al colosso Gazprom

Ma è stato Leonid Shulman, il capo dei trasporti di Gazprom Invest, il primo a essere stato trovato morto, il 30 gennaio 2022. Era nel suo cottage nel villaggio di Leninsky, vicino a Leningrado. L’agenzia russa Ria Novosti ha riferito che sulla scena del crimine è stato rinvenuto un biglietto che lascerebbe pensare al suicidio. Poco meno di 30 giorni dopo, un altro alto dirigente di Gazprom si sarebbe suicidato – e mai come in questi casi vige l’obbligo del condizionale – nello stesso villaggio. Quella volta si trattava di Alexander Tyulakov, il cui corpo esanime è stato trovato nel suo garage il 25 febbraio. Il quotidiano russo indipendente Novaya Gazeta anche in questa vicissitudine riporta l’ipotesi del suicidio.

Un puzzle tragico, che incastra i suoi pezzi, ma in maniera poco convincente

Infine, è stata la volta di un altro uomo d’affari russo, il quinto: Vasily Melnikov. Un imprenditore a capo della MedStom, una società attiva nel campo delle forniture mediche. Sul corpo dell’imprenditore, deceduto a Nizhny Novgorod alla fine di marzo, gli investigatori avrebbero rinvenuto ferite da taglio. Esattamente come su sua moglie (41 anni) e sui due bambini della coppia: di appena 4 e 10 anni. Non solo. Sulla scena del crimine – l’appartamento di lusso dell’oligarca – anche in questo caso, gli inquirenti hanno sequestrato coltelli i compatibili con le ferite. Un puzzle tragico, che incastra i suoi pezzi, ma in maniera poco convincente…

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *