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Orrore in Nigeria: studentessa cristiana lapidata e bruciata viva dai compagni di scuola islamici (video)

Esteri - di Laura Ferrari - 14 Maggio 2022 - AGGIORNATO 14 Maggio 2022 alle 19:02

La Nigeria è sconvolta in queste ore dall’orrenda uccisione di Deborah Samuel, studentessa cristiana, accusata dai suoi compagni di corso di blasfemia.

La giovane cristiana, che era una studentessa di economia, è stata prima lapidata e poi data alle fiamme. I video dell’orrore circolano in queste ore anche sui Social. Il raccapricciante delitto è avvenuto nel Nord della Nigeria.

Secondo testimonianze e informazioni pubblicate dalla Bbc e sulla stampa nigeriana, uno studente che si è presentato con il nome di Babangida ha accusato la studentessa di aver postato “un commento offensivo sul profeta Maometto sulla chat WhatsApp di un gruppo studentesco, che tutti hanno visto”. Furiosi per quello che hanno considerato “un insulto”, decine di ragazzi musulmani del Shehu Shagari College of Education hanno deciso di passare all’azione.

“Gli studenti l’hanno trascinata di forza dalla stanza dov’era stata messa in sicurezza dai responsabili della scuola, l’hanno uccisa con la lapidazione prima di appiccare il fuoco all’edificio” ha dichiarato Sanusi Abubakar, portavoce della polizia di Sokoto. La stessa fonte ha annunciato l’arresto di due studenti, assicurando che tutti i sospetti identificati nel video saranno arrestati. Le autorità hanno annunciato l’immediata chiusura della scuola. Nello Stato di Sokoto, come in altri della Nigeria settentrionale, la sharia, cioè la legge islamica, viene applicata insieme al diritto comune.

Data alle fiamme al grido “Allah Akbar”

La polizia ha identificato gli aggressori grazie a un filmato pubblicato sui social media che mostra una folla che infierisce sulla giovane studentessa cristiana, frustandola e gridandole insulti, prima di ammucchiare pneumatici usati sul suo corpo e appiccarvi il fuoco al grido di “Allah Akbar”.

I leader religiosi nigeriani sia cristiani che islamici hanno chiesto in queste ore giustizia per la giovane, invitando al contempo la popolazione alla calma. Muhammadu Saad Abubakar, sultano di Sokoto e massima autorità spirituale tra i musulmani nigeriani, e l’influente vescovo della Chiesa Cattolica di Sokoto, Mathew Hassan Kukah, hanno rilasciato delle dichiarazioni con i loro appelli.

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di Laura Ferrari - 14 Maggio 2022