Palamara, nuove accuse di corruzione: hotel e scooter da parte di due imprenditori in cambio di favori
Piovono nuove accuse di corruzione, per l’esercizio della funzione e in atti giudiziari, su Luca Palamara.
Nell’avviso di conclusione indagini recapitato all’ex-presidente dell’Anm e ai due imprenditori Federico Aureli e Manfredi Leonardo Ceglia, la Procura di Perugia contesta a Palamara di aver messo a disposizione “le sue funzioni e i suoi poteri” in cambio di alcune utilità.
In particolare per quanto riguarda la relazione fra Federico Aureli e l’ex-pm romano viene contestato l’utilizzo gratuito di due scooter “per diversi mesi dell’anno” e la partecipazione “ad un affare molto vantaggioso”, cioè “la possibilità di essere socio occulto della Kando Beach” di Olbia, in cambio del suo interessamento “per le procedure amministrative relative all’attività di bar gestita dalla Kando beach” e per “favorire il buon esito del procedimento penale” nei confronti di “madre e moglie di Aureli, in corso di svolgimento presso il Tribunale di Roma“.
Quanto al rapporto con Manfredi Leonardo Ceglia, a Palamara vengono contestati “diversi soggiorni” in un hotel di Capri e in “strutture ricettive” a Roma “come Palazzo Manfredi” che sarebbero stati ottenuti per “favorire il buon esito” di un procedimento penale a lui assegnato in cui erano indagate la madre e i fratelli dell’imprenditore e ancora per favorire il buon esito della causa di separazione del fratello di Ceglia.
Inoltre, l’ex-magistrato capitolino avrebbe promesso “un proprio intervento per la definizione di altre problematiche relative alla società Artesole“.