Putin chiede scusa a Israele per le frasi deliranti di Lavrov su Hitler ebreo. La conferma di Bennett
Il presidente russo Vladimir Putin si è scusato con il premier israeliano Naftali Bennett per le frasi sulle origini ebraiche di Hitler pronunciate dal ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov. Lo ha riferito l’ufficio di Bennett, secondo quanto riportano i media israeliani.
L’ufficio di Bennett: «Il premier ha accettato le scuse di Putin»
«Il premier – si legge in una nota diffusa dal suo ufficio – ha accettato le scuse del presidente Putin per i commenti di Lavrov e lo ha ringraziato per aver chiarito la sua posizione sul popolo ebraico e la memoria dell’Olocausto». Secondo quanto riferito, Bennett ha anche chiesto a Putin di «esaminare le opzioni umanitarie» per l’evacuazione dei civili da Mariupol, «una richiesta arrivata dopo il colloquio di ieri di Bennett con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky».
Le scuse di Putin a Bennett, cosa ha detto Lavrov
Lavrov nel corso di un ‘intervista a Zona Bianca su Retequattro ad una domanda sul presidente ucraino Volodymyr Zelensky ebreo aveva risposto: «Anche Hitler aveva origini ebree, i maggiori antisemiti sono proprio gli ebrei». Aggiungendo: «La nazificazione esiste» in Ucraina. Parole che hanno indignato il mondo. Subito dopo Israele ha convocato l’ambasciatore russo. Per il governo israeliano si tratta di frasi «imperdonabili e oltraggiose. Il più basso livello di razzismo contro gli ebrei è accusare gli ebrei stessi di antisemitismo».
La telefonata tra Putin e Bennett: la nota del Cremlino
Oggi si è parlato anche delle vittime dell’Olocausto durante il colloquio telefonico tra Putin e Bennett. A pochi giorni dalla Giornata della Vittoria sul nazismo nel 1945, si legge in una nota del Cremlino, «Putin e Bennett hanno sottolineato il significato speciale di questa data per i popoli di entrambi i Paesi», che permette di «onorare la memoria di tutte le vittime» della seconda guerra mondiale, «comprese le vittime dell’Olocausto».
Sulle vittime dell’Olocausto
«Il presidente della Russia – prosegue il Cremlino – ha ricordato che dei sei milioni di ebrei» uccisi dai nazisti, «il 40% erano cittadini dell’Urss» e ha chiesto a Bennett di “fare gli auguri di buona salute” ai sopravvissuti. Mentre il primo ministro israeliano, da parte sua, ha evidenziato «il contributo decisivo dell’Armata Rossa alla vittoria sul nazismo».