Ripresa l’evacuazione di civili dall’acciaieria Azovstal bombardata nella notte

2 Mag 2022 10:08 - di Paolo Lami

E’ ripresa questa mattina alle 7, ora locale, l’evacuazione dei civili che si trovano all’interno dell’acciaieria Azovstal, a Mariupol nel sud dell’Ucraina, secondo il piano messo a punto dalle Nazioni Unite e dal Comitato della Croce Rossa internazionale e che prevede di portare gli esfiltrati a Zaporizhzhia.

La conferma arriva dal Kiev Independent che cita il consiglio comunale di Mariupol e spiega che gli autobus per l’evacuazione partono dal centro commerciale di Port City.

Le persone possono anche unirsi alla colonna di evacuazione dai villaggi di Mangush e Lunacharske Circle vicino a Berdyansk, precisa il giornale sul suo account di Twitter.

Ieri sono stati evacuati i primi cento civili, come ha riferito Zelensky nel suo discorso diffuso nella notte.

Fonti della sicurezza ucraina che hanno parlato a un’emittente tv locale sostengono che l’acciaieria Azovstal è stata bombardata nella notte.

Il dramma di una guerra civile che si sta consumando in Ucraina, non da oggi, e che sembra essersi raccolto in queste ore proprio intorno e dentro all’acciaieria è raccontato con semplicità e crudezza in tutta la sua tragicità dal fotoreporter freelance Vittorio Rangeloni che ha rivelato ieri come lì si stanno confrontando, fra l’altro, padre e figlio: uno, soprannominato zio Vanya, combatte con i russi per stanare i militari asserragliati nei cunicoli sotterranei dell’impianto, l’altro, il figlio di zio Vanya, si trova all’interno della struttura e si è unito ai resistenti.

Padre contro figlio e figlio contro padre. Nulla più di questo racconta meglio le contraddizioni di un Paese dilaniato da una guerra civile quasi decennale. Secondo il governatore della regione di Zaporizhzhia, Oleksandr Starukh, citato dall’agenzia di stampa Unian, l’esercito ucraino avrebbe respinto una serie di attacchi russi diretti contro la zona attorno a Zaporizhzhia, nel sud dell’Ucraina, dove sono diretti i civili evacuati da Mariupol.

Il governatore ha anche spiegato che i militari russi hanno cercato, senza riuscirci, di accerchiare le truppe ucraine nei pressi di Zaporizhzhia. Negli scontri sono stati danneggiati diversi edifici e infrastrutture, ha aggiunto Starukh.

Sul fronte della diplomazia, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha annunciato che questa settimana avrà un colloquio telefonico con Putin, convinto che una soluzione di quello che sta accadendo nell’est dell’Ucraina verrà presa ad Ankara o a Istanbul.

Intervistato dalla Cnn turca, Erdogan ha detto che ”probabilmente questa settimana avrò conversazioni telefoniche con Putin. Il nostro desiderio è di riunire i presidenti di Russia e Ucraina a Istanbul o ad Ankara”.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *