Russia, il bilancio dei soldati morti è come quello dell’Urss in Afghanistan (ma in nove anni di guerra)

23 Mag 2022 12:28 - di Aldo Garcon
Russia

«Nei primi tre mesi» di quella che per Vladimir Putin è l’ «operazione militare speciale» in Ucraina, la Russia «ha probabilmente subito un bilancio di vittime simile a quello dell’Unione Sovietica durante i nove anni di guerra in Afghanistan». È quanto si legge nell’ultimo aggiornamento di intelligence del ministero della Difesa di Londra. Indicata «una combinazione di tattiche scadenti, limitata copertura aerea, mancanza di flessibilità» e un «approccio di comando» pronto a «rafforzare il fallimento e ripetere gli errori».

Russia, gli 007 inglesi sul bilancio dei soldati morti

Secondo la valutazione, le vittime continuano ad aumentare nell’offensiva nel Donbass. «In passato – si rileva – l’opinione pubblica russa si è dimostrata sensibile alle vittime subite durante guerre per scelta. Mentre continuano ad aumentare le vittime subite in Ucraina, le perdite diventeranno più evidenti e l’insoddisfazione per la guerra e la volontà di esprimerla potrebbero crescere».

Domani sono tre mesi da quando la Russia ha lanciato il suo assalto all’Ucraina il 24 febbraio. L’invasione sovietica dell’Afghanistan durò nove anni, dal dicembre 1979 al febbraio 1989.

Kiev: 29.200 le perdite tra soldati russi

Ammonterebbero a 29.200 le perdite tra i soldati russi dal giorno dell’attacco della Russia ll’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente.

Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 29.200 uomini, 1293 carri armati, 3166 mezzi corazzati, 604 sistemi d’artiglieria, 201 lanciarazzi multipli, 93 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 204 aerei, 170 elicotteri, 2206 autoveicoli, 13 unità navali e 476 droni.

Russia, in crescita anche i soldati che rifiutano di combattere

Nei giorni scorsi l’intelligence di Kiev aveva anche comunicato che cresce il numero di soldati russi che rifiuta di combattere in Ucraina. In un post sul suo canale Telegram, aveva affermato che diverse unità del 70mo Reggimento delle Guardie motorizzato hanno rifiutato apertamente di prendere parte alle operazioni. E hanno chiesto di tornare nelle aree dove erano dispiegate. Secondo l’intelligence, i comandanti starebbero facendo di tutto per nascondere questi casi di disobbedienza, con gli elementi meno cooperativi «inviati nelle zone più pericolose in prima linea nella speranza che siano uccisi presto». In questa situazione, il Servizio federale di sicurezza Fsb avrebbe deciso di infiltrare i reggimenti con “agenti e informatori”.

 

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