“Sono colpevole”: confessa il soldato russo a processo per crimini di guerra, braccato da decine di fotografi
Si è dichiarato colpevole di aver ucciso un civile disarmato il sergente Vadim Shysimarin, il primo soldato russo a processo in Ucraina per crimini di guerra. Lo riporta la Bbc, precisando che Shishimarin – da oggi in aula per il processo – è accusato di aver ucciso a colpi di arma da fuoco un civile disarmato di 62 anni nei giorni successivi all’inizio dell’invasione e rischia l’ergastolo.
Il giovane era comparso in tribunale a Kiev il 13 maggio per l’udienza preliminare. E’ accusato di aver ucciso un uomo di 62 anni nel nord-est dell’Ucraina il 28 febbraio. Il giovane soldato originario di Irkutsk in Siberia, su cui pendono le accuse di crimini di guerra e omicidio premeditato, rischia l’ergastolo. Oggi in aula era letteralmente braccato da decine di giornalisti e fotografi.
L’ammissione del soldato russo sul delitto del civile
“Ha capito ciò di cui è accusato”, ha spiegato il suo avvocato Viktor Ovsiannikov, senza rivelare la propria strategia di difesa. Le autorità ucraine hanno detto che il giovane sta cooperando e ammettendo i fatti avvenuti appena pochi giorni dopo l’invasione russa. Secondo gli inquirenti Shishimarin era a capo di un’unità russa su una divisione di carrarmati quando il convoglio è stato attaccato. Lui e altri 4 soldati hanno rubato una macchina e, mentre viaggiavano vicino al villaggio di Shupakhivka, nella regione di Sumy, avrebbero incontrato il 62enne su una bici. “Uno dei soldati ha ordinato all’accusato di uccidere il civile perché non li denunciasse“, ha spiegato l’ufficio del procuratore. Shishimarin ha fatto fuoco da un Kalashnikov dal finestrino del veicolo e “l’uomo – aggiunge l’accusa – è morto all’istante, poche decine di metri dalla sua casa”.