Stefania Craxi: «Serve la pace che Kiev sceglierà, ma trattiamo con la Russia di Putin»
«La mia elezione è stata effettivamente anche per me una sorpresa». Lo ha detto ai microfoni di Rai Radio uno, Stefania Craxi, neopresidente della commissione Esteri del Senato. «Ho già cominciato a lavorare nella direzione che è storicamente la posizione dell’Italia nel mondo. Una posizione filoatlantica. Io la definisco un atlantismo della ragione, senza tentennamenti ma anche senza subalterneità. Una posizione in questo momento che è stata declinata giustamente in una risposta dura dell’Occidente. Ma con un obiettivo ben preciso: arrivare al dialogo, a una pace stabile e duratura».
Stefania Craxi_ «Trattativa con la Russia di Putin»
«Quindi, la pace che sceglierà l’Ucraina. Ma anche in un confronto e una trattativa con la Russia di Putin. Non si può immaginare una pace se non in questa cornice, appoggiando il piano di pace italiano, di cui la novità più importante è raggruppare i paesi che si sono offerti di fare da mediatori in una sorta di Conferenza dei mediatori».
La nota di Berlusconi
«Berlusconi ha fatto una nota dove la sua posizione è ben spiegata. La posizione di Berlusconi non è mai cambiata: filoatlantismo e condanna dell’aggressione russa all’Ucraina. C’è una nota molto precisa, ripeto, dal presidente di Fi. Berlusconi dà voce anche ai tanti che hanno a cuore la pace», ha aggiunto Stefania Craxi.
«La politica di un grande Paese è una sola»
«Sarebbe ora», ha sottolineato, «che non si facciano piccole polemiche sulla politica estera di un grande Paese come il nostro. La politica di un grande paese è una sola.