Tajani: la svolta conservatrice di Giorgia ci piace. Lei premier? Forza Italia non ha preclusioni
Antonio Tajani accoglie con favore la svolta conservatrice di Fratelli d’Italia e non la vive come un’invasione di campo. Lo ribadisce in un’intervista al Messaggero. «Restiamo due partiti con sensibilità diverse. Noi siamo una forza liberale, popolare, garantista e riformista che viene da lontano e che va lontano. E chiunque si avvicina a questo tipo di cultura e vuole partecipare insieme a noi a un percorso comune è assolutamente benvenuto. Siamo una coalizione che funziona e funziona anche perché sa conciliare le proprie differenze e somiglianze». E ancora: «Se poi FdI volesse diventare parte del Ppe, e lo stesso vale per la Lega, non saremmo affatto contrari. Anche se al momento non vedo questa voglia di diventare come noi».
Tajani esclude che si stia lavorando a un partito unitario tra Forza Italia e Lega. «Nessun matrimonio. L’ipotesi non esiste. L’unità nella diversità, tra tutti i partner della coalizione, è la nostra carta vincente. Forza Italia sta crescendo nei sondaggi e se anche le altre forze dell’alleanza si rafforzano è molto positivo per tutti. Quello che conta è che ci sia un leader capace di far stare compatta la coalizione. Cosa che finora soltanto Berlusconi è riuscito a fare».
Quanto alla possibilità che Giorgia Meloni divenga premier, Tajani afferma che FI non pone veti. «Non abbiamo preclusioni verso nessuno». E sulle prossime amministrative si mostra rassicurante. «Tutte queste spaccature di cui leggo non esistono. Nel 99 per cento delle città – aggiunge – abbiamo candidati sindaci comuni. Poi ci sono casi isolati, come Palermo o come Verona o pochissimi altri, ma li risolveremo. E comunque, dove dovessimo andare separati al primo turno poi saremo insieme al ballottaggio».