Termovalorizzatore a Roma, Grillo contro il sindaco Gualtieri: insensata la scelta di bruciare i rifiuti
Sul termovalorizzatore da realizzare a Roma prosegue la lite tra Pd e M5S. Col sindaco Gualtieri che incalza gli alleati pentastellati: “In tante città in cui il M5S governa col Pd o ha governato da solo ci sono termovalorizzatori e questo non è mai stato un problema. Non vedo particolari riflessi sulla politica nazionale”. La scelta di Gualtieri pesa tuttavia sui rapporti già tesi tra grillini e dem. Soprattutto mette a rischio l’alleanza Pd-M5S alla Regione Lazio, ma non solo.
Visto che oggi scende in campo Beppe Grillo con un post molto duro sul suo blog in cui boccia l’impianto destinato a bruciare i rifiuti. “Con i bandi emanati dal Ministero della Transizione ecologica con i fondi del Pnrr, saranno a breve assegnati 2 miliardi di euro per realizzare impianti legati all’economia circolare. I progetti arrivati e al vaglio del Ministero ammontano a una somma di 12 miliardi, a riprova dell’attenzione del Paese per l’impiantistica orientata a potenziare la raccolta differenziata e gli impianti per il riciclo”.
“Contrariamente a quanto accade nella Capitale – attacca Grillo – con l’avallo di parte del Governo, nel Paese c’è consapevolezza delle grandi opportunità, anche occupazionali, legate a un ciclo virtuoso dei rifiuti e al recupero di materiali da immettere nuovamente nel ciclo produttivo in chiave circolare”.
“È insensata – è l’affondo finale di Grillo sulla scelta di Gualtieri – la scelta di affidare poteri commissariali indistinti al sindaco Gualtieri non per applicare oggi le migliori pratiche disponibili e realizzare impianti utili, ma per installare tra chissà quanti anni, almeno 6 o 7, un impianto costoso e pericoloso che brucia rifiuti e opportunità di crescita economica. Bruciare i rifiuti – insiste Grillo – è la negazione dell’economia circolare, a maggior ragione se si pensa che quest’impianto avrà bisogno comunque di una discarica al suo servizio per smaltire le ceneri prodotte dalla combustione, equivalenti a un terzo dei rifiuti che entrano nel forno”.
Due giorni fa Gualtieri era stato tranchant sulle inadempienze della giunta Raggi in tema di rifiuti. “Mi aspetterei un po’ di autocritica da parte di chi ha amministrato Roma in questi anni contribuendo all’incredibile situazione che vede la Capitale priva di sbocchi per i propri rifiuti e costretta, per toglierli dalle strade, a mandarli in giro per l’Italia e per l’Europa in una situazione di costante precarietà e con costi economici e ambientali altissimi”.