Ucraina, gli Stati Uniti valutano l’invio di truppe per proteggere l’ambasciata a Kiev

23 Mag 2022 8:46 - di Desiree Ragazzi
Ucraina

Il Pentagono e il Dipartimento di Stato stanno valutando l’invio di forze speciali a Kiev in Ucraina per proteggere i diplomatici statunitensi presso l’ambasciata. È quanto si legge su Washington Post che conferma quanto già anticipato dal Wall Street Journal.

Ucraina, il Pentagono: «Non è stata presa alcuna decisione»

L’addetto stampa del Pentagono, John Kirby, ha dichiarato che «stiamo esaminando le condizioni di sicurezza» della sede diplomatica in Ucraina «ma non è stata presa nessuna decisione». Kirby ha detto che ci sono state discussioni preliminari, ma che «non sono state discusse proposte specifiche – a livelli alti del dipartimento – sul ritorno di membri dell’esercito americano in Ucraina per questo o per qualsiasi altro scopo».

Se il presidente Biden dovesse approvare una tale linea d’azione, questa potrebbe essere interpretata da Mosca in diversi modi e potenzialmente vista come una provocazione, rendendo la decisione particolarmente complicata.

L’amministrazione Biden ha giocato un delicato gioco di equilibri, sostenendo con forza l’Ucraina durante la guerra attraverso sanzioni economiche, inviando armi e addestrando migliaia di soldati ucraini.

Ucraina, la Russia: «Pronti a continuare i negoziati con Kiev»

Sul fronte della diplomazia, l’assistente del presidente della Federazione russa Vladimir Medinsky, che guida la delegazione russa ha mostrato segni di apertura. «Mosca è pronta a continuare i negoziati con Kiev» detto, ribadendo «che sono stati fermati su iniziativa della parte ucraina».

L’ambasciatore Zazo: «La situazione è molto difficile»

L’ambasciatore dell’Italia in Ucraina, Pier Francesco Zazo a Che tempo che fa, ha sottolineato: «La situazione è molto difficile. C’è una fortissima offensiva russa per cercare di riconquistare la regione di Luhansk e Severodonetsk. Quello che c’è da aspettarsi è una fortissima offensiva russa nell’intero Donbass che rappresenta l’obiettivo minimo che Putin si è prefissato».

Non interrompere completamente il dialogo con Mosca»

«Credo che il ruolo dell’Italia e della Francia è molto positivo. Sono stati i due ultimi paesi europei che hanno lasciato Kiev e ci siamo immediatamente riposizionati su Leopoli. E siamo subito ritornati a Kiev primi tra tutti e questo lo hanno molto apprezzato gli amici ucraini. Abbiamo siamo sempre confermato il nostro pieno sostegno all’Ucraina, continuiamo ad appoggiare l’Ucraina sul piano politico, economico, finanziario e umanitario. Abbiamo sempre condiviso l’esigenza di cercare una soluzione diplomatica per arrivare alla pace. Crediamo sia importante non interrompere completamente il dialogo con Mosca e questa è la posizione di Draghi e di Macron». «Sul tema della neutralità gli ucraini sono tuttora disponibili ad accettarla a condizione della messa a punto e della creazione di un forte sistema di garanzia internazionale da parte dei paesi terzi a tutela di Kiev».

La Russia lancia missili nella regione di Zytomyr

Sul fronte della guerra, la Russia ieri ha lanciato missili nella regione di Zhytomyr. Ad affermarlo, secondo quanto riferisce la Cnn, è l’Air Command Center dell’Ucraina. La regione di Zytomyr è stata attaccata “dalla direzione sud-est” da “missili da crociera navali” secondo l’Air Command Center dell’Ucraina su Facebook.

Il centro ha aggiunto che «quattro missili da crociera russi sono stati distrutti dalle unità di difesa aerea del Centro». Tre missili sono stati distrutti da aerei e uno da un’unità missilistica antiaerea dell’aviazione ucraina, hanno aggiunto. La regione di Zhytomyr si trova a ovest di Kiev. Le forze russe hanno poi bombardato tre insediamenti nel distretto di Kryvyi Rih. Ad affermarlo su Telegram è stato il capo del consiglio regionale di Dnipropetrovsk, Mykola Lukashuk. «Altri distretti della regione di Dnipropetrovsk non sono stati attaccati oggi. Non ci sono truppe di occupazione russe nella regione», ha detto.

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