Allarme siccità, caldo e mancanza di foraggio stressano le mucche: producono il 10% in meno di latte
L’Allarme siccità risuona nelle stalle e fuori e rimbalza in tutto il Paese, coinvolgendo in un effetto domino, colture e animali. E allora, non sono solo i raccolti bruciati dalla siccità a impensierire gli addetti ai lavori e i consumatori: a soffrire il caldo, sono anche gli animali nelle fattorie, dove le mucche con le alte temperature stanno producendo per lo stress fino al 10% di latte in meno. A lanciare l’ultimo sos è la Coldiretti di Alessandria, che non nasconde la preoccupazione per la mancanza del foraggio per l’alimentazione. Una carenza preoccupante dovuta all’assenza di precipitazioni, che in certe zone ha tagliato di 1/3 le rese.
Sos siccità, il problema si estende agli animali: le mucche producono meno latte
«Un’emergenza che riguarda coltivazioni ed allevamenti travolti da una catastrofe climatica che si prefigura addirittura peggiore di quella del 2003, che ha decimato le produzioni agricole – sottolinea il presidente di Coldiretti Alessandria Mauro Bianco – abbiamo bisogno di acqua, subito: 24 ore su 24, per questo chiediamo maggiore flessibilità e la deroga straordinaria al deflusso minimo vitale per evitare di perdere alcune delle colture fondamentali della nostra Regione come il mais, il riso, le foraggere. Non c’è più tempo da perdere: non possiamo aspettare l’iter burocratico che segue alla richiesta dello stato di calamità e di emergenza. Vanno trovate soluzioni immediate».
Raccolti bruciati e carenza di foraggio: animali sotto stress
Per le mucche il clima ideale è fra i 22 e i 24 gradi, sottolinea la Coldiretti Alessandria. Aggiungendo che, oltre questo limite, gli animali mangiano poco, bevono molto e producono meno latte. Per questo sono già scattate le contromisure anti afa nelle stalle dove gli abbeveratoi lavorano a pieno ritmo, perché ogni singolo animale è arrivato a bere con le alte temperature di questi giorni fino a 140 litri di acqua al giorno. Contro i 70 dei periodi meno caldi. Nelle stalle, aggiunge Coldiretti, sono entrati in funzione anche ventilatori e doccette refrigeranti. Un rimedio per sopportare meglio la calura, contro il calo delle produzioni di latte, per aiutare gli animali a resistere al caldo, si aggiungono i maggiori consumi di energia ed acqua che in questo momento sono costosi e carenti.