Anche il Times “vede” Meloni premier: «Crescono le sue possibilità di guidare il prossimo governo»
«Crescono le possibilità che Giorgia Meloni, stella nascente della destra dura italiana, diventi il prossimo anno il primo ministro dell’Italia». A sostenerlo è nientemeno che l’autorevolissimo The Times, commentando il sorpasso elettorale della leader di Fratelli d’Italia sul «suo alleato Matteo Salvini alle elezioni amministrative». Per la testata britannica i vecchi equilibri sanciti dal responso delle Europee del 2019 – Lega 34 per cento, FdI 6 – sono ormai testimonianza di un altro tempo. L’articolata analisi del Times muove dalla constatazione di come il ruolo di primo piano di Salvini nella coalizione sia stato «eroso grazie a una serie di errori (appoggio a Draghi, referendum fallito, viaggio a Mosca, ndr) mentre Fratelli d’Italia è cresciuto fino a diventare il partito più popolare d’Italia».
Analisi del “sorpasso” della Meloni su Salvini
Inoltre, aggiunge, «l’alleanza di destra è la favorita a vincere le elezioni nazionali nel 2023». Se Meloni dovesse prendere più voti di Salvini, il leader della Lega «ha accettato che lei possa diventare primo ministro». Particolare importanza annette il Times al voto di domenica scorsa al Nord. «La crisi di Salvini – scrive – è stata aggravata dal fatto che Meloni ha preso più voti di lui nei “suoi” territori, compresa Verona, dove ha quasi raddoppiato il suo consenso». Segue una (sommaria) disamina del profilo politico della leader di FdI, descritta come «dura con l’immigrazione, intenta a castigare l’Unione Europea e a enfatizzare il suo patriottismo».
Il quotidiano: «Difficile che il Pd batta la destra»
Ovviamente immancabile il riferimento «all’eredità fascista del suo partito», di cui suonerebbero conferma, secondo il quotidiano, gli «elogi» che ancora rivolgono a Benito Mussolini «alcuni suoi sostenitori». Guardando alla primavera del prossimo anno e alle elezioni nazionali, il Times scrive che è «improbabile che Draghi si candidi» al voto che vedrà «Meloni, Salvini e Berlusconi affrontare il Pd». A proposito delle questioni che agitano invece la sinistra, il giornale sottolinea il 17 per cento ottenuto dal Pd domenica scorsa, che ne fa «il più grande partito italiano». Ma, prosegue, «il prossimo anno qualsiasi aspirazione a battere la destra sarà minata dall’alleanza con i 5Stelle, che sta rapidamente perdendo consensi e domenica ha preso solo il 2,1 per cento dei voti».