Cinquanta, forse, le vittime. “Uomini armati sono entrati in una chiesa cattolica a Owo, nel Sud Ovest della Nigeria, e hanno aperto il fuoco sui fedeli, causando “diversi morti”, ha comunicato Akeredolu. Dopo aver sparato sui fedeli che celebravano la Pentecoste, i terroristi hanno fatto detonare esplosivi.
“Si tratta di uno sviluppo inaspettato. Sono scioccato a dir poco. Tuttavia, impegneremo ogni risorsa disponibile per dare la caccia a questi assalitori e per fargliela pagare. Non ci piegheremo mai alle macchinazioni di elementi senza cuore nella nostra volontà di liberare il nostro Stato dai criminali”, ha affermato Akeredolu. “Esorto il nostro popolo a rimanere calmo e vigile. A non farsi giustizia da solo. Ho parlato con i capi delle agenzie di sicurezza. Mi è stato anche assicurato che gli agenti di sicurezza sono stati schierati per monitorare e ripristinare la normalità nel regno di Owo”, ha riferito il governatore usando il termine che indica la tradizionale ripartizione amministrativa nigeriana che prevede l’esistenza di “regni” a livello locale.
Rapito un prete e alcuni fedeli
Secondo l’agenzia di stampa statunitense Associated Press, i morti potrebbero essere “decine” e tra le vittime ci sarebbero “molti bambini”. Il quotidiano di Lagos,The Nation Newspaper, parla di almeno 50 vittime. Secondo un altro quotidiano, Vanguard news, sarebbero 25 i morti. Diversi i feriti, alcuni dei quali trasportati in ospedale in gravissime condizioni. Secondo la Bbc, che cita alcuni testimoni, gli assalitori avrebbero anche rapito un sacerdote e alcuni fedeli. Lo Stato di Ondo è stato poco coinvolto dall’ondata di violenza jihadista che insanguina da anni il Paese africano.
“Non possiamo continuare a tollerare che la realtà venga celata. Domenica di Pentecoste e in Nigeria è stato un massacro. Andare in chiesa, partecipare alla Messa consci di poter morire. Acs, indignata, prega per questi nostri fratelli!”. La fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre commenta così l’attacco alla chiesa nel sudovest della Nigeria, e in un tweet pubblica una foto che testimonia il massacro.