Cacciari insulta Sallusti e Floris: “Una persona poco più che analfabeta dovrebbe conosce la storia” (video)
“Non posso discutere con voi…“. Alessandro Sallusti ha fatto perdere le staffe a Massimo Cacciari. Ad Otto e mezzo rissa sfiorata. Alla conduzione c’era ancora Giovanni Floris, il quale, parlando di guerra Russia-Ucraina è ritornato sulla frase – “Il Cremlino è un palazzo di merda” – con il quale il direttore di Libero piantò in asso Giletti: se ne andò dallo studio imprecando contro il comunismo, domenica scorsa. La scenografia di “Non è l’Arena” precedeva infatti lo sfondo del “famigerato” simbolo di tanti crimini perpetrati contro l’umanità. Sallusti ripete il concetto su invito del conduttore. Cacciari, in contemporanea, scuoteva la testa. “Non posso parlare della storia della Russia e del Cremlino, abbia pazienza...”, ha replicato il filosofo. Al che il conduttore gli ha chiesto: “Scusi, cosa intende?”. Non l’avesse mai chiesto. Cacciari ha subito perso la pazienza: “Cosa intendo? Quello che sto dicendo, cosa vuole che intenda?“. Floris, allora, ha insistito: “La storia del Cremlino è più ampia?”.
Rissa sfiorata tra Cacciari e Sallusti sul Cremlino “palazzo di m…”
Va di moda prendersela con il conduttori ultimamente. Lo ha fatto il professor Canfora con Veronica Gentili. Lo ha fatto Cacciari lanciando una frecciatina non proprio simpatica a Floris: “Cosa vuole che intenda? Una persona poco più che analfabeta dovrebbe conoscere la storia del Cremlino”. Sentendosi chiamato anche lui in causa tra le persone che il professore non ritiene “all’altezza” della sua preparazione, Sallusti tenta di interloquire: “C’è stato Stalin“. Ma l’altro non intendeva ragioni e ha controbattuto: “Si, così come a Berlino c’è stato Hitler e a Roma Mussolini. Montecitorio però non diventa un palazzo di mer** perché c’è stato Mussolini!”.Il batti e ribatti è andato avanti con Floris a fare da pompiere, nonostante si si sentito dare dell’ignorante.
“In quel Palazzo le più grandi purghe della storia”
Sallusti ha avuto modo di spiegare tra un’intemerata e l’altra del professore. Quella frase “E’ stata la mia risposta dopo aver sentito più volte come venivano esaltati ed elogiati l’architettura e l’aspetto del Cremlino”. “Quello è il luogo – ha ribadito- dove sono state decise le più grandi purghe, le più grandi pulizie etniche che il mondo forse ha mai conosciuto. Parliamo di decine di milioni di persone trucidate, fatte sparire. Insomma, è il luogo dove sono state decise le più grandi tragedie dell’umanità. Non potevo più sentire certe affermazioni“. Di fronte a quella interruzione, però, Cacciari ha perso le staffe: “Allora parli lei Sallusti! Non posso discutere!”. Il direttore di Libero ha mantenuto la calma: “La tesi del professor Cacciari a un convegno di storia non avrebbe fatto una grinza, ma lì eravamo in un collegamento in diretta con Mosca a parlare di guerra con due propagandisti che dicevano che noi siamo dei criminali. Quindi quella cosa va contestualizzata“.