Draghi chiede a Grillo di far fuori Conte, “Giuseppi” s’infuria: “Il premier non si immischi”

29 Giu 2022 14:11 - di Lucio Meo

Quelle telefonate di Draghi a Beppe Grillo, in cui gli chiedeva di tenere a bada o far fuori Conte per non minacciare la stabilità del governo, erano vere, anche se L’Elevato – ieri – aveva smentito tutto, dileggiando i giornalisti. Ma a confermare questa versione è stato oggi il leader del M5S Giuseppe Conte, letteralmente indignato per quanto riferitogli da Grillo. “Trovo semplicemente grave, che un premier tecnico, che ha avuto da noi sin dall’inizio l’investitura per formare un governo di unità nazionale, si intrometta nella vita di forze politiche che lo sostengono peraltro” dice Conte. “Grillo mi aveva riferito di queste telefonate, noi siamo una comunità e lavoriamo insieme, quindi ero stato informato” spiega. “Vorrei ricordare che noi sin qui abbiamo sempre sostenuto il governo con lealtà e correttezza, non nascondendo i passaggi difficili che ci procurano sofferenza. Sono rimasto sconcertato sinceramente” sottolinea.

L’ostilità di Draghi e la reazione velenosa di Conte

“Io e il M5S evidentemente siamo sotto attacco, ma ci sono in gioco valori della democrazia. I partiti politici, i movimenti politici e le forze politiche sono il pilastro delle nostre istituzioni democratiche, quindi sbaglierebbe chi può godere di questi passaggi, sghignazzare su quanto accaduto. E’ un discorso che riguarda tutti”, aggiunge Conte, arrivando alla sede del M5S, risponde a chi gli chiede delle parole, riportate da Beppe Grillo, di una telefonata in cui Draghi gli avrebbe chiesto di ‘fare fuori’ Conte dalla guida del Movimento.

Conte rimarca come il presunto attacco di Draghi, di cui Grillo lo ha informato, oltretutto arriverebbe da un premier “tecnico” che il Movimento “ha sempre sostenuto con lealtà e correttezza”. “Io voglio rivolgermi ai nostri iscritti, dal primo all’ultimo: allora sappiate che la nostra forza morale , la convinzione delle nostre idee e dei nostri principi è più forte di tutto. Siamo qui non per delle poltrone, per occupare uno spazio di potere, ma per difendere gli interessi degli italiani e questa forza non può togliercela nessuno”.

La replica di Draghi: “Il governo non rischia nulla”

“Ci siamo parlati con Conte poco fa, lo avevo cercato stamattina, mi ha richiamato lui, abbiamo iniziato a chiarirci, ci risentiamo domani per vederci al più presto”, ha detto Mario Draghi, a margine dei lavori del summit Nato a Madrid a chi gli domandava se il governo rischiasse dopo questo ‘incidente’ con il leader del M5S: “No, il governo non rischia”.

Il mea culpa di Beppe Grillo

“Abbiamo commesso degli errori ma li abbiamo fatti in buona fede, forse per ingenuità, non dobbiamo vergognarci di nulla…”, avrebbe invece detto Beppe Grillo nel corso di una delle riunioni di stamattina con i senatori del M5S. Il garante pentastellato nel pomeriggio vedrà i membri Cinque Stelle del governo, a quanto apprende l’Adnkronos, alle 16.30 all’Hotel Forum. Previsto anche un incontro con Giuseppe Conte, per sciogliere il nodo del doppio mandato, della candidatura di Giancarlo Cancelleri in Sicilia e per discutere della permanenza nel governo. E sempre a quanto si apprende c’è stata una lunga telefonata, questa mattina, tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo, arrivato con oltre un’ora di ritardo in Senato, dove era atteso alle 9, proprio perché impegnato con il presidente del Movimento. Al quale, a quanto pare, ha riferito anche delle “ingerenze” di Draghi.

La reazione di Alessandro Di Battista

“Al di là dello spettacolo penoso che sta offrendo il Movimento 5 Stelle (del quale mi interessa poco, sostengono un governo ignobile costruito contro di loro e neppure sono in grado di uscirne) se davvero Draghi (ci sono diverse conferme) avesse chiesto a Grillo la testa di Conte, beh sarebbe indecente. E questo al là di quel che si possa pensare di Conte. Sarebbe ugualmente indecente se avesse chiesto la rimozione di Bersani o di Salvini”. E’ quanto scrive sulla sua pagina Facebook l’ex deputato M5S Alessandro Di Battista.

 

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