È morto il pugile sudafricano del video virale dei pugni sferrati nel vuoto: avviata un’indagine
Il pugile sudafricano Simiso Buthelezi è morto dopo aver subito un’emorragia cerebrale nel corso di un match disputato nel fine settimana a Durban. Il 24enne stava affrontando domenica il connazionale Siphesihle Mntungwa per il titolo WBF All Africa dei pesi leggeri e stava dominando l’avversario. Poi, il clamoroso blackout: Buthelezi ha iniziato a tirare pugni a vuoto con l’avversario che si trovava alle sue spalle. L’arbitro l’ha abbracciato ed ha sospeso il match. Al King Edward VIII Hospital dove i medici hanno scoperto un’emorragia cerebrale con il pugile che è stato trasferito in terapia intensiva in coma farmacologico.
Very scary in South Africa please 🙏🏼 for Simiso Buthelezi (4-1). At 2:43 of the 10th & final round, Siphesihle Mntungwa (7-1-2) falls through the ropes but then Buthelezi appears to lose his understanding of the present situation. Mntungwa takes the WBF African lightweight title pic.twitter.com/YhfCI623LB
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Il drammatico video del pugile sudafricano era diventato virale
In una nota ufficiale, la Boxing South Africa ha comunicato che “condurrà una indagine medica indipendente dell’infortunio e renderà pubblici i risultati di tale inchiesta”. “Boxing South Africa e la famiglia Buthelezi – si legge nella nota del 7 giugno – desiderano chiedere al pubblico e ai media di dare loro spazio mentre piangono la morte di questo grande pugile che è stato esemplare sia fuori che dentro il ring”, ha aggiunto. Il pugile sudafricano era un ragazzo brillante, recentemente laureatosi in Zoologia e Botanica all’università di Zululand di Richards Bay.
Gli studi dimostrano che le lesioni cerebrali traumatiche sono comuni sia tra i pugili professionisti che tra i dilettanti. In uno studio del 2020, la World Medical Association ha evidenziato che “la boxe è qualitativamente diversa dagli altri sport a causa degli infortuni che provoca e che per tale ragione dovrebbe essere vietata”.